Alcuni dei casi più clamorosi e recenti:
Agosto 2018 – Crolla il ponte Morandi, Salvini allora socio di minoranza del governo giallo-verde si oppone la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia controllata dalla famiglia Benetton e responsabile della mancata manutenzione del ponte.
Giugno 2019 – Viene approvato il Decreto Sblocca-Cantieri richiesto dai costruttori. Non contento il partito di Salvini propone un emendamento che sospende per due anni alcune delle norme del Codice degli appalti, modifica le soglie per i subappalti e rivede gli importi massimi per cui non serve una gara.
Agosto 2019 – Gli esiti dell’analisi costi-benefici richiesta dal governo Conte 1 confermano l’inutilità del TAV Torino – Lione. Nonostante il contratto di governo la Lega pretende che il premier confermi la grande opera inutile e dopo aver portato a casa il risultato fa cadere il governo al Papeete.
Marzo 2023 – Salvini è Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Meloni. Il 31 marzo viene approvato il decreto che rispolvera il Ponte sullo Stretto di Messina. Secondo Report prima dell’approvazione del decreto Salvini avrebbe incontrato Lunardi (sponsor originale del progetto) e Salini (amministratore delegato di Webuild).
Marzo 2023 – Lo stesso giorno viene varato il nuovo Codice degli Appalti. Il 98,7% dei lavori pubblici potrà essere assegnato direttamente o con procedura negoziata senza bando, dunque senza una gara pubblica alla quale tutti possano partecipare. Si tratta, praticamente, della quasi totalità dei lavori.
Dicembre 2023 – Tommaso e Denis Verdini, rispettivamente cognato e suocero di Salvini vengono indagati per corruzione e turbativa d’asta. Avrebbero fornito informazioni riservate sulle gare in corso di pubblicazione di Anas «per favorire gli imprenditori interessati alla gara legati alla Inver (azienda di Verdini)». Dalle intercettazioni emerge che la Lega sarebbe stata il garante politico del sistema.