Una grande marcia popolare ha attraversato oggi le strade della valle. 10mila No Tav, partiti da Susa, hanno riempito la statale per raggiungere Venaus dopo 18 anni dalla battaglia che ci ha permesso di riconquistare quelle terre che oggi ospitano il presidio.
Tante le voci che hanno fatto vivere il corteo. Grida di solidarietà e vicinanza con il popolo palestinese e tutte le popolazioni oppresse e racconti delle molte esperienze di lotta italiane e transfrontaliere hanno accompagnato i No Tav fino a Venaus in questa giornata di memoria e lotta.
La Val di Susa risponde anche così al tentativo della questura di chiudere i presidi di San Didero e dei Mulini, tutti in piazza nonostante la neve e il freddo aprendo con una grande manifestazione popolare un weekend di lotta per ricordare le giornate del 2005 ribadendo ancora una volta che l’8 dicembre non è solo memoria ma pratica di lotta quotidiana.
Da giovedì 7/12 i No Tav hanno istituito una TEZ (zona ecologista temporanea) all’interno dell’ex fabbrica Roatta di Bruzolo, a fronte dei sigilli posti che ci impediscono di vivere la nostra socialità nei luoghi da noi costruiti. Un’occupazione che funge da posto di incontro per tutti e tutte quelli/e che in questi giorni hanno deciso di venire in Val di Susa per appoggiare e vivere la nostra lotta e per creare quei momenti di confronto con le persone di valle che attraversano questo posto liberato.
Oggi con noi abbiamo ritrovato alcuni/e compagne/i che da molto tempo si trovavano agli arresti domiciliari, felici di camminare di nuovo insieme sulle nostre montagne rimandiamo il nostro invito a partecipare alle tante iniziative dei prossimi giorni. I sigilli e ogni tentativo di fermarci di questura e procura non ci spaventano, sempre ai nostri posti ci troverete!
Ci vediamo domani sui sentieri e nelle piazze, avanti No Tav!