“Tav, è arrivata l’ora dell’Italia, un miliardo per il tunnel di base” Così titolavano i giornali alcuni giorni fa. E’ sempre il quotidiano torinese la Stampa a dare grande lustro e risalto alle balle ad alta velocità relative alla Torino Lione TAV alta velocità. Sono passati ormai 20 anni ma la brillante firma di Tropeano non si smentisce. TELT parla e La Stampa scrive sbandierando date e successi a cui nessuno crede più. Sembra la trama di un film ma è vita vera e mangiatoia pura. Ecco che dunque a distanza di 20 anni gli stessi attori continuano imperterriti a riprodurre slogan senza neanche più un filo di pudore o vergogna che sia. Per puro caso o forse no la firma è la medesima, molti altri invece sono passati a miglior vita.
C’era Virano (rip o anche no) e oggi c’è Bufalini a guida delle società incaricate dai governi Italiani e francesi di progettare e forse costruire in un futuro l’opera. C’era LTF (Lyon Turin Ferroviare) come società e oggi c’è TELT (Tunnel Euroalpin Lyon Turin). C’era Lunardi (anche lui rip o forse no) al ministero delle infrastrutture e oggi dopo molti altri nel frattempo c’è Salvini. C’era Berlusconi e oggi c’è la Meloni. Ma negli articoli citati possiamo trovarne ancora molti altri che di Torino Lione si sono occupati e ci han salutato senza piazzare binari o veder viaggiare treni. Quale che sia il nesso tra loro poco importa se questo progetto porta sfortuna o dura tanto senza produrre risultati. Quello che è certo è che questi signori a sbaffo, cronisti compresi hanno campato usando soldi pubblici per progettare un’opera inutile, antieconomica, riempiendosi le tasche con stipendi e vitalizi vendendo balle e fumo.
Quello che resta di questi 20 anni è la resistenza caparbia e tenace del movimento No Tav che ha saputo tenere la barra dritta non facendosi intimorire dalla prepotenza e dalla violenza distruttrice delle grandi opere. Una storia trasparente e generosa, fatta di controinformazione e lotta, serena di fronte ad un male che oggi prova ancora a riprodursi.
Non aggiungiamo altro e lasciamo a chi legge ( se ne ha ancora voglia) ogni commento in merito a questa farsa giornalistica. Per la serenità o forse no di chi in questi anni ha progettato e progetta il male per la valle di Susa, noi comunque siamo ancora qua.
La Stampa 1 settembre 2023 Torino Lione pronta nel 2032
La stampa 17 marzo 2002 Torino Lione pronta nel 2013