Venez partager une journée et la croziflette contre la nouvelle ligne Lyon-Turin ! inscriptions ici : https://framaforms.org/inscription-16-avril-a-st-jean-de-maurienne-1679683277
@ContactIbanez #notav @notav_info @notav @notavSavoie @CCLT38 @NonAuLyonTurin @Voiexistante
@Nicola_Bressi @matteoparlato @UltimaGenerazi1 @chiadegli @ChiaraDegli -> lotta #notav dovrebbe insegnare qualcosa, no?
PS: verranno ignorati eventuali contributi contenenti “sì, ma…”
@Mov5Stelle Conseguenza diretta della vostra incapacità di intendere e volere. Traditori indegni opportunisti. #ionondimentico #lockdown #greenpass #notav #maialleanze #unovaleuno #cementozero #novax #noilva #duemandati
@notav_info i cugini son riuscito a fare i conti esatti di quanto costa difendere le #grandiopereinutili! #notav
SAINTE-SOLINE : LA RÉPRESSION A COÛTÉ PLUS CHER QUE LA MÉGABASSINE !
➡️ Combien a coûté la répression à #SainteSoline ? 5 millions d'euros selon le journal l'Humanité. Plus que le coût total de la #mégabassine que l'État prétendait défendre, alors qu'il veut juste être fort.
@me9ki @c_appendino Si a solidarizza con CGIL edili ( non scrivo nome xchè bloccato) che chiedono + polizia x difendere lavoratori del cantiere dai #notav
@fabiopanicco @piemonteparchi Si ricorda che anche il tratto nazionale Avigliana scalo ferroviario non scherza come rischi: a pozzi Sangano ( collina morenica (6%acqua Torino) pozzi Rivalta ove passera la duna/discarica ed collegati a collina morenica (altro 6%) #notav
@Danila0909 I #notav
http://www.piemonteparchi.it/cms/index.php?option=com_k2&view=item&id=5671:il-piemonte-ha-sete&Itemid=237
"Il Piemonte ha sete: la siccità è una delle conseguenze dell'emergenza climatica" e delle grandi opere inutili e imposte #notav @piemonteparchi
Montagne senz'acqua. Mappa delle sorgenti disseccate in #Valsusa e Val Cenischia a causa di #grandiopere. https://comune-info.net/2017/10/la-valsusa-brucia/ #notav
Ulteriore inquinamento in Clarea? https://www.notav.info/post/ulteriore-inquinamento-in-clarea/ #notav
Da ilfattoquotidiano.it
“Mi sembra agghiacciante e mi fa paura l’idea che la critica politica o la manifestazione di dissenso o anche di conflitto possano essere trattate neanche più come un problema di ordine pubblico ma addirittura come in questo caso di associazione a delinquere. Mi sembra una deriva pericolosissima in generale”.
Così Michele Rech, in arte Zerocalcare, al termine della sua deposizione in aula come testimone chiamato dalle difese nel processo a carico di alcuni esponenti del centro sociale torinese Askatasuna. Il processo vede imputate 28 persone di cui 16 accusate di associazione a delinquere.
Secondo l’accusa il centro sociale avrebbe svolto un ruolo di regia in diverse mobilitazione violente verificatesi sul territorio, tra cui alcune in Valsusa contro la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione.
“Io penso ci sia un grosso problema con il dissenso che non riguarda questo governo nello specifico, ci sono illustri precedenti – ha proseguito – e penso che quando nel pacchetto sicurezza, nel decreto Salvini , quando si è parlato tanto della criminalizzazione delle Ong, molto meno si è parlato che un blocco stradale adesso ha delle pene che sono quasi nove anni di galera e chiunque abbia fatto politica dal basso sa che una manifestazione a volte può finire in spazi non autorizzati, a bloccare una strade e spesso questo ha delle caratteristiche spontanee e pacifiche e pensare che questa cosa si possa risolvere seppellendo le persone in galera mi sembra una cosa gravissima su cui un po’ tutti, a destra e sinistra, si dovrebbero interrogare”.
Quanto al suo rapporto con il centro sociale Askatasuna, il fumettista romano colloquiando con i cronisti al termine della sua testimonianza ha spiegato “il centro sociale Askatasuna è un posto che conosco da 20 anni a cui riconosco il ruolo gigantesco che ha avuto dal punto di vista culturale, non solo per la città di Torino ma anche per il Paese, anche per quello che ha dato a me, la possibilità di fare il mio lavoro prima che esplodesse la parte mainstream e sono stato chiamato a testimoniare per raccontare la mia esperienza che sicuramente è molto diversa dall’incontro di un’associazione a delinquere”.
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