Da ieri la nostra Cecca si trova nel carcere delle Vallette di Torino.
E’ importante fin da subito farle sentire tutta la nostra vicinanza, tutto il nostro supporto perché oggi Cecca si ritrova a pagare con la detenzione il frutto di un sistema repressivo che condanna chi invece porta avanti istanze moralmente alte e soprattutto giuste.
Aver tentato di appendere uno striscione in solidarietà ad una donna, una sorella, picchiata e molestata, non può che farci essere fiere/i di lei; aver lottato contro il sistema Tav che devasta le vite e i territori è solo motivo di orgoglio. Ma quando il potere si scatena, arriva ad utilizzare ogni mezzo in suo possesso per tentare di zittire chi con coraggio, invece, è capace di alzare la testa per portare avanti il proprio dissenso.
E’ in questi momenti che dobbiamo stringerci più forte per far arrivare tutto il nostro sostegno a Cecca che oggi si trova a pagare con il carcere e quindi con la sospensione della propria vita. Scriviamo tutte e tutti insieme e facciamole arrivare tutto il nostro affetto perché sappiamo essere dalla parte della ragione, di chi immagina e prova a praticare quel mondo migliore che tutte e tutti desideriamo.
Cecca Libera! Libertà per i/le No Tav!