Siamo alle battute finali di quella che normalmente definiremmo una farsa che si sta giocando sulla pelle degli abitanti della valsusa, rischiando la tragedia per ogni giorno di ritardo e ricatto e il cui finale non si chiuderà, sicuramente, con una risata.
Oggi chi ha i soldi in mano, è la Regione Piemonte e sono soldi pubblici versati da tutti i cittadini che andrebbero spesi in piccole opere utili e non in grandi opere inutili come la Torino Lione.
Siamo alle battute finali di questa battaglia politica che vede protagonisti i comuni di Bussoleno e Monpantero da un lato, e l’assessorato alle infrastrutture diretto da Marco Gabusi dall’altro. Una Regione a traino Lega che si rivolge ai piccoli comuni alpini proponendo loro un becero patto basato su un ricatto. Se volete mettere in sicurezza i vostri comuni vi diamo le risorse necessarie sotto forma di opere compensative legate alla costruzione della nuova linea ferroviaria Torino – Lione.
Le due amministrazioni valsusine, hanno così deciso di deliberare in consiglio comunale un ordine del giorno che ribadisce la contrarietà a ritenere queste opere di messa in sicurezza del territorio, i servizi essenziali, la sanità e la scuola come merce di scambio, passando la palla alla Regione Piemonte che interpellata dovrà rispondere ai comuni in merito a questo gesto di grande determinazione.
Continuerà dunque il ricatto sulla pelle dei cittadini?”
Il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio insieme con i suoi assessori ribadirà e reggerà questo pericoloso gioco?