Condividiamo di seguito una lettera che abbiamo ricevuto a firma di alcuni cittadini di Chiomonte in merito all’installazione di alcune telecamere, spacciate come compensazioni, in determinate zone del paese.
Finalmente a Chiomonte si vedono i primi risultati delle famose compensazioni che sono state promesse per i lavori del TAV che da dieci anni si stanno svolgendo sul nostro territorio.
Rete del gas metano che in teoria è giunto ma tutti i giorni ci sono nuove buche per le perdite.
Ma la cosa più fantasiosa per le compensazioni sono le telecamere, sono undici e dovrebbero difendere i cittadini da rapine, furti e altri reati. I lavori sono terminati in questi giorni e forse, quando i cittadini ne hanno verificato le posizioni, i commenti sono stati ironici e divertenti: ben quattro di queste sono ubicate in via Roma (per intenderci la strada che scende al ponte sulla Dora per l’accesso al cantiere della Maddalena) dove i chiomontini sono soliti portare i loro cani a fare i bisogni. Il primo consiglio che possiamo dare loro è di non fare il tragitto con una birra in mano, bere a casa prima di uscire perché con i tempi che corrono c’è il rischio di essere perquisiti e portati in caserma per accertamenti. Già dobbiamo presentare i documenti ogni volta che andiamo alla vigna, però ora rischiamo molto di più.
Le altre telecamere sono state posizionate nel paese: una sempre all’inizio di via Roma, un’altra all’inizio per chi arriva da Torino vigila su una strada che porta al cimitero (chissà cosa ne pensano i nostri defunti?) però ci sono sempre da considerare i riti satanici che sono molto in voga….Anche alle Ramats una telecamera è stata installata, ma non all’ingresso della borgata ma all’uscita sui campi e sulla mulattiera che scende alla Maddalena….
Ma la cosa più divertente è che le telecamere non sono gestite dal municipio o dalla caserma dei carabinieri di Chiomonte, bensì dalle forze dell’ordine che sono nel fortino della Clarea direttamente dalla Control Room che controlla in cantiere. Ma non pensiamo male, lì c’è il personale specializzato che sa riconoscere al volo i malintenzionati. La professionalità deve essere valorizzata! Che diamine!
Chiomonte è un paese in vendita pieno di cartelli verdi e gialli, un paese morto. Menomale che ci sono “loro”, i Si Tav, che ci fanno ridere. I comici ci sono dappertutto anche se queste sono risate amare e di rabbia.
Il nostro comune piange come tutti la mancanza dei soldi: non li hanno per togliere la neve nelle vie secondarie e chiedono ai cittadini sacrifici.
Dove è il paese dei balocchi? Pinocchio sta ancora cercandolo, ma non sarà certamente il Tav.