Domenica pomeriggio, alle ore 15.30, ci ritroveremo al Presidio Permanente dei Mulini per un pomeriggio all’insegna delle caldarroste.
Un momento per salutare l’autunno, ormai quasi al termine, immersi nel tripudio di colori che in questa stagione hanno le foglie degli alberi, gli stessi che ancora resistono in Val Clarea, nonostante il devastante impatto provocato dal cantiere di Chiomonte.
Torneremo ai Mulini perché su quel pezzo di terra si trovano le piccole baite che negli ultimi mesi hanno visto importanti, ma non impattanti, lavori di ristrutturazione per rendere vivibili le vecchie case di pietra, anche nelle stagioni più dure. Torneremo anche per continuare a monitorare il nulla che si muove aldilà di quelle maledette reti di ferro che recintano quel cantiere mortifero che nulla ha a che fare con la reale transizione ecologica verso la quale tutte e tutti vorremmo virare per vivere una vita e un futuro dignitosi e in salute.
Ma l’unico luogo verso cui, invece, punta Virano, AD di Telt, la società preposta alla costruzione della Nuova Linea Torino – Lione, è quello del profitto ad ogni costo e a discapito di qualsiasi cosa. Dalla natura, alla fauna e fino alle persone che, secondo le previsioni proposte sempre dallo stesso Virano e dalla Commissione Trasporti, verrebbero condannate a oltre trent’anni di cantieri, con un’intera valle sommersa da camion carichi di materiale nocivo che scorrazzerebbero su e giù per circa un centinaio di chilometri.
Domenica pomeriggio sarà l’occasione per ritornare su quei sentieri che vogliamo completamente liberi e a disposizione della natura; la stessa che continua ad essere dalla nostra parte e che ogni giorno ci dimostra come le grandi e male opere stiano distruggendo i territori, condannandoli ad un futuro di miserie e conseguenze brutali a livello climatico.
Ci vedremo quindi domenica 21 novembre, alle ore 15.30, al presidio dei Mulini accompagnati dal dolce sfrigolare delle castagne che scoppiettano sulle calde padelle bucherellate.