In tanti anni di lotta il Movimento No Tav è venuto a contatto a più riprese col carcere. Si trattava di un mondo per molti di noi sconosciuto, immaginato solo attraverso descrizioni giornalistiche pressappochiste e filtrato dalla propaganda politica. Attraverso i racconti dei No Tav incarcerati abbiamo imparato a fare nostre anche le battaglie delle detenuti/e per una vita decente fuori da questi non luoghi. Attualmente alle Vallette si trova ancora un’attivista No Tav, Fabiola, che insieme alle altre detenute della terza sezione femminile parteciperà allo sciopero.
Pubblichiamo volentieri l’appello che hanno scritto e che speriamo riesca ad arrivare lontano, costruendo unione nelle varie carceri, per fare in modo che la situazione già difficile venga messa al centro in questa settimana estiva che con il caldo rende tutto ancora più drammatico.
A Fabiola, a Stefania e a tutte e tutti i detenuti mandiamo un caloroso abbraccio di orgoglio per il loro gesto coraggioso che ci ricorda che lottare, anche nelle situazioni più complesse, è la ricetta giusta per sopravvivere.