Il 27 giugno scorso, a Villarodin Bourget, è stato inaugurato un nuovo Presidio No Tav dai locali oppositori alla Torino-Lione.
All’iniziativa hanno partecipato anche alcuni No Tav italiani partiti dalla Valsusa per portare oltralpe il sostegno del Movimento e per rendere ancora più tangibile l’unione delle due realtà territoriali in lotta con lo stesso obiettivo: fermare la costruzione della tratta ad Alta Velocità Torino – Lione.
E’ stata una giornata molto partecipata soprattutto dai cittadini di Villarodin Bourget che, da tempo ormai, si sono organizzati per battersi contro l’avanzamento dei lavori per la costruzione di un impianto atto alla creazione dei conci.
Anche in questo piccolo paese dalla Maurienne, non manca l’appoggio delle amministrazioni locali: infatti è stato proprio il Primo Cittadino di Villarodin a tagliare il nastro per inaugurare il Presidio.
A Villarodin è stata recintata un’area di circa 7 ettari, dove , dopo aver depositato un bel po’ di smarino per livellare il terreno, sorgerà l’impianto per la costruzione dei conci (impianto gemello di quello nostrano di Salbertrand).
In un’area vicina, sempre sul greto del torrente Arc verrà depositato, invece, lo smarino che risulterà dallo scavo del tunnel verso l’Italia (si parla di tre o quattro milioni di metri cubi, cifre esorbitanti).
Sempre a Villarodin è stata scavata una delle prime discenderie (ricordiamo che al momento ne sono state costruite ben tre) e già il paese ha avuto grossi problemi di approvvigionamenti idrici.
Questa volta i lavori saranno molto più imponenti e di riflesso lo saranno anche i disagi.
Per questo chi abita quel territorio ha deciso di mettersi nuovamente di traverso e manifestare la sua contrarietà all’avanzamento dei lavori: la linea Torino-Lione, e tutto ciò che ruota attorno alla sua realizzazione, è un’opera devastante, mortifera ed ecocida e in quanto tale va fermata.
Separati dunque dalle nostre amate montagne, ma uniti nella lotta per difenderle!