Fabiola è in carcere dal 31/12/2020, una data già esplicativa di quanto al sistema giudiziario e carcerario interessi molto poco il benessere emotivo delle persone.
A sommarsi agli ormai quasi cinque mesi di detenzione e alle difficoltà connesse, oggi ci si mette di nuovo la direzione del carcere delle Vallette che non vuole concedere a Fabiola i permessi per incontrare e fare videochiamate con il suo compagno di vita. Una negazione che ha un sapore vendicativo e punitivo, verso chi con coraggio sta affrontando la detenzione, seppur ingiusta, a testa alta e con grande forza.
Per questo, giovedì 20 maggio, dalle 17.30 alle 19.30, saremo insieme alle Mamme in piazza per la libertà di dissenso per il Presidio in solidarietà a Fabiola , a tutt* i/le detenut* e a tutt* le vittime della repressione perché i già pochi diritti delle persone detenute vanno garantiti e non calpestati ed è evidente che sia un mero prurito a rendere impossibili questi colloqui visto che persino il Magistrato di Sorveglianza ha dato il suo consenso già a fine aprile.
Sono queste le ragioni che hanno portato Fabiola ad entrare un’altra volta in sciopero della fame perché solo con la lotta si può ottenere il rispetto dei propri diritti in questa società, che non perde occasione di schiacciare le persone più deboli, facendo sentire più forte chi ricopre cariche di potere.
Forza Fabiola! Avanti No Tav!
(l’appuntamento per il presidio in solidarietà sarà, come sempre, davanti all’ingresso principale del carcere delle Vallette, in Via Aglietta 35).