5 milioni di euro pubblici spesi per il fortino di San Didero evidentemente non bastano allo Stato per impedire ai notav di raggiungere i presidianti nella casina sul tetto!
In questi giorni abbiamo assistito alla mobilitazione di 2000 forze dell’ordine e digos, al posizionamento di centinaia di jersey, di una decina di torri faro e di kilometri di filo spinato, alla chiusura dei passaggi per animali sotto l’autostrada con doppie reti elettrosaldate e ancora filo spinato, per una spesa totale che sarà di 5 milioni di euro.
Lo Stato ha così trasformato la piana di San Didero, un luogo che negli ultimi mesi aveva ripreso a vivere, dopo anni di abbandono, come spazio collettivo e luogo di confronto, in un fortino militare che rimanda a scenari di guerra.
Ciononostante, abbiamo deciso di non arrenderci alla loro prova di forza e di continuare a popolare il presidio assicurando così una presenza forte e costante sul tetto.
Da diversi giorni, infatti, alcuni ed alcune notav, nonostante l’incredibile dispiegamento di forze dell’ordine, è riuscita a intrufolarsi sotto il loro naso e dare il cambio ai resistenti nella casina. Si scende e si sale, arrivano provviste, farmaci e acqua, forze nuove per tenere la posizione sul tetto dell’ex-autoporto.
Truppe di occupazione violente, incapaci e ridicole. Non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo!
SIAMO LA NATURA CHE SI DIFENDE!
Appuntamenti: oggi alle 13 inizio del campeggio e alle 18 assemblea aperta, nei prati dietro il cimitero di San Didero.
Da Presidio ex-autoporto San Didero