Di seguito pubblichiamo la lettera del Movimento No Tav indirizzata al direttore del giornale locale “La Valsusa” in risposta alle dichiarazioni della nuova direttrice ASL TO3 riportate dal suo giornale.
Gentile Direttore,
apprendiamo dall’articolo/intervista sul suo giornale del cambio ai vertici dell’ASL TO3.
Non conosciamo la dottoressa Dall’Occo, nuova direttrice, per cui non possiamo esprimere su di lei alcun
tipo di giudizio.
Ci lasciano però sconcertati alcune sue affermazioni: “Penso che lo sviluppo dei cantieri legati alla
realizzazione del Tav sarà un’opportunità da cogliere anche per il nosocomio segusino. L’ospedale
potrebbe infatti vedere importanti investimenti che dureranno anche oltre la fine dei lavori…”
Prima di tutto , ci pare assai grave che si pensi di risolvere i problemi della sanità valsusina grazie alle
fantomatiche compensazioni TAV ; ma ci sembra ancor più grave se a parlarne è un dirigente appena
nominato la quale, pensiamo, non abbia un’approfondita conoscenza delle problematiche del nostro
territorio.
Inoltre, tali affermazioni, lette da un’ altra angolazione, risultano perlomeno inquietanti.
La dottoressa Dall’Occo parla di importanti investimenti legati allo sviluppo dei cantieri; forse prende già
atto dei rischi per la salute della popolazione, tali da esigere il potenziamento della struttura? In caso
contrario, la tutela della salute di un cittadino varrà di più o di meno a seconda che si aprano o meno i
cantieri? Che sfortuna per gli abitanti delle altre vallate alpine!
Da parte della neo direttrice dell’ASL TO3, sul fronte TAV, ci saremmo aspettati un’attenzione
particolare ai rischi per la salute di tutti i valsusini e non , derivanti dall’ipotizzata installazione
cantieristica nelle aree di Susa , Bussoleno, Salbertrand, Caprie e San Didero. Oltre a quella già operativa
nel territorio di Chiomonte e di Giaglione.
Invece, le sue affermazioni paiono dettate da quella corrente di pensiero secondo la quale il TAV porterà
soldi, lavoro e sviluppo alla valle di Susa ed a tutte le sue aziende, pubbliche e private. Basterebbe leggere
con attenzione le relazioni che accompagnano il progetto per capire che così non è . E ci stupiamo che una
persona il cui ruolo dovrebbe essere quello di garantire la salute a tutti i cittadini residenti ( magari
occupandosi di offrire maggiori strumenti alla medicina territoriale ) , dimostri di non avere alcuna
nozione in merito.
Siamo ansiosi di conoscere le prossime “uscite” della “direttora” per valutare se questo è stato solo un
incidente di percorso o se ci troviamo di fronte ad un altro paladino SI TAV approdato in Val di Susa.
Espressione di un ennesimo tentativo politico di affidare le problematiche in ambito sanitario che toccano
il nostro territorio a personaggi che fin da subito dimostrano la loro incompetenza e superficialità, mentre
brillano per una totale aderenza cieca alla “grande opera”.
In tutti i casi, la “ direttora” deve sapere che “ C’eravamo, ci siamo e ci saremo. Sempre.”
Il Movimento No TAV