Oggi è stata una grande giornata all’insegna della solidarietà, della dignità e della lotta. In tante città italiane si sono svolti diversi presidi in sostegno delle detenute e dei detenuti perché nessuno deve rimanere escluso, indietro e solo.
Ma è stato anche un modo per urlare un immenso GRAZIE a Dana, Fabiola, Stefania ed Emanuela che, con il sostegno di tutte le altre detenute, con coraggio hanno affrontato sei giornate di sciopero della fame, una protesta molto dura e rischiosa, ma necessaria perché il prezzo da pagare sarebbe stato troppo alto: la rinuncia al diritto all’affettività e alla salute.
A loro che da mesi ormai resistono a testa alta, ogni giorno, da tutta Italia si è alzato un grido di sostegno perché la loro protesta dimostra che la lotta paga sempre. Un regalo di cui è necessario fare tesoro per dare linfa alle lotte che portano avanti ogni giorno tante realtà sparse per tutto il paese.
Così da Roma, Vicenza, Pisa, Padova, Treviso, Venezia, Pavia e Milano, si sono organizzati presidi di solidarietà e sostegno al movimento No Tav, che sta subendo un’ingiusta e dura repressione. Ma per tutte e tutti è stata anche una giornata in cui ogni realtà si è fatta megafono delle istanze della popolazione detenuta perché venga garantita a tutte le persone recluse una permanenza che sia almeno dignitosa.
Era importante mandare un caloroso abbraccio da parte di tutto il movimento No Tav a Dana e Fabiola.
Loro stanno scontando la pena più dura, il carcere, solo perché fanno parte di una grande lotta che parla di un mondo fatto di giustizia sociale, dove la Terra e tutti i suoi esseri viventi sono trattati con dignità e rispetto; dove non esistono ineguaglianze e al contrario la condivisione e il senso di comunità sono messi al centro. Chi lotta per tutto questo resterà sempre dalla parte della ragione, nonostante Procura e Tribunali facciano di tutto per zittire il dissenso.
Dana, Fabiola, Stella, Emilio, Stefano, Mattia, i tanti altri No Tav e tutte le persone che combattono ogni giorno questo sistema che affossa i più deboli. A tutte e tutti loro che ancora oggi si trovano a dover subire ingiuste restrizioni della loro libertà, va la promessa che nessuno resterà mai solo.
Ciò che questa giornata insegna è che bisogna continuare a lottare, resistendo anche alle situazioni più difficili.
La solidarietà è un’arma! Avanti No Tav!