5° giorno di sciopero della fame per Dana, Fabiola, Stefania, e Maria Emanuela a cui si è aggiunta una quinta donna che si trova ancora ai nuovi giunti.
La protesta per il diritto alla salute e all’affettività in carcere durante la pandemia inizia già ad ottenere
i suoi primi risultati ma la strada è ancora lunga e il tempo è poco: ne va dell’integrità di queste donne coraggiose.
Nel frattempo è iniziato questa mattina il presidio permanente di solidarietà al centro di Bussoleno, nel cuore della Val Susa, su iniziativa delle fumne notav. Ci alterneremo tutti i giorni per garantire una presenza dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Ricordiamo ancora una volta le richieste
1. Ripristino delle videochiamate per i detenuti che non possono fare i colloqui in presenza;
2. Per chi può svolgere i colloqui in presenza, dato che sono ridotti, poter completare le 6h mensili previste dalla legge, con videochiamate;
3 Ripristinare il servizio di prenotazione visite via mail;
4. Togliere la chiamata all’avvocato dalle 6h di colloqui parentali previste dalla legge;
5. Ristabilire la chiamata straordinaria;
6. Essere inseriti nel piano vaccinazioni dal quale i detenuti, al momento, sono completamente esclusi;
7. Uno screening della salute delle persone detenute.
Adoperiamoci tutte/i per attirare l’attenzione pubblica su questa vicenda, non lasciamole sole.