Pubblichiamo volentieri questa lettera del Comitato NO TAV Susa –Mompantero rivolta ai medici della valle. La lotta NO TAV è da sempre una lotta per la salute ed il territorio e specialmente in questo periodo di pandemia diventa fondamentale spendersi affinchè i nostri paesi e le nostre montagne non vengano avvelenate dall’inquinamento e dallo smarino prodotto da TELT per la costruzione della grande opera inutile. Domani saremo impegnati a San Didero dalle 14 per un incontro NO TAV in cui discutere proprio questi temi e come portare avanti la nostra resistenza. Buona lettura!
A tutti i Sigg. Medici
della Valle di Susa
Susa, 12 novembre 2020
Gentile Dottore,
In premessa le vogliamo dire che coloro che le scrivono, non sono medici, bensì un gruppo di persone che da anni ha fatto della tutela dell’ambiente e della salute una ragione di vita
L’emergenza COVID19 sta mettendo in luce, in modo drammatico, tutte le carenze del settore sanitario nel nostro Paese. I problemi sono sotto gli occhi di tutti e derivano da tutta una serie di fattori: dalla cattiva gestione delle risorse, dagli sprechi, dalla carenza di personale medico ed infermieristico, ma, alla base di tutto ciò, i tagli fatti sulla sanità nel corso degli anni. e, da profani, abbiamo l’impressione che la prima fase abbia insegnato ben poco e che i problemi siamo gli stessi di sei mesi fa.
Parlando del virus si è da più parti ipotizzata una correlazione stretta con l’ambiente all’interno del quale l’essere umano vive, ipotizzando che la virulenza dello stesso trova un complice ideale in apparati respiratori minati da polveri sottili, smog, ecc.
Nelle scorse settimane il nostro comitato ha lanciato l’allarme sull’ipotesi che lo smarino derivante dallo scavo del tunnel di base della Torino-Lione, potesse essere stoccato nell’area autoportuale di Susa (rileviamo che in questo ambito, a differenza del settore sanitario, in questi sei mesi ci si è mossi di gran lena). Se tale ipotesi dovesse verificarsi migliaia di persone, abitanti principalmente a Susa e Bussoleno, si vedrebbero costrette a respirare per anni polveri di dubbia composizione ma, in ogni caso, molto dannose alla salute.
Non a caso, nei documenti accompagnatori del progetto si ipotizza, da parte dei proponenti stessi dell’opera, il rischio di un aumento di circa il 10% delle malattie dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio.
Nel 2005 molti vostri colleghi, o ex colleghi ora in pensione, avevano denunciato questi rischi in un documento reso pubblico ed inviato ai parlamenti Italiano ed Europeo.
QUESTO DOCUMENTO E’ DI UN’ ATTUALITA’ INNEGABILE!!!
Questi argomenti ci fanno ritenere molto importante una nuova presa di conoscenza da parte di chi ogni giorno si occupa, per professione, della salute pubblica, ed è per questo motivo che avremmo avuto il piacere di invitarvi ad un incontro fra medici, con la presenza dei tecnici dell’Unione Montana, al fine di illustrare nel dettaglio che cosa potrà succedere in Valle nei prossimi anni, con l’apertura dei cantieri del TAV e dibattere l’argomento.
Purtroppo, la nuova emergenza ci impedisce di programmare in tempi brevi tale incontro , vuoi per il divieto di tenere assemblee pubbliche, ma soprattutto per il rispetto che portiamo per la vostra professione che in questo periodo vi richiede un impegno ben superiore alla normalità. Abbiamo però deciso di inviarvi ugualmente questa missiva, che era già pronta con la convocazione dell’assemblea, al fine di stimolare il vostro interesse . Riteniamo in tal modo che il dialogo possa iniziare da subito in modo tale che, quando avverrà, l’incontro possa dare immediatamente dei buoni frutti.
Certi che la nostra iniziativa possa incontrare il vostro favore, in attesa di un riscontro, vi salutiamo cordialmente.
Il Comitato NO TAV Susa –Mompantero
a nome di tutto il Movimento NO TAV