In questa domenica 28 giugno appena trascorsa, i più mattinieri del Movimento No Tav sono stati i giovani del presidio dei Mulini che alle prime ore della giornata erano già alle prese con piccole e grandi opere di “ingegneria”: un nuovo punto di osservazione sull’albero, una legnaia e altri lavori per migliorare la vivibilità di tutti.
Mentro loro si adoperano e Resistono per non abbandonare la posizione in Clarea, le Fomne No Tav si sono dirette ai cancelli della Centrale elettrica di Chiomonte e tra una battitura alle reti del jersey, il pranzo al sacco e numerosi cori, si è inscenato “Un violador en tu camino” per alzare un grido all’unisono contro un sistema patriarcale che opprime le donne e che distrugge la nostra Madre Terra.
Dopo una breve pausa, centinaia di No Tav si sono ritrovati A San Didero, al piazzale del presidio, per poi raggiungere l’area in cui vorrebbero costruire lo svincolo del desiderato futuro autoporto per poi tornare indietro in corteo, in statale, fino al luogo di partenza. Oltre la contentezza dei partecipanti, abbiamo potuto registrare la solidarietà di moltissime (se non tutte) le macchine di passaggio sulla statale…ottimo segnale di cui francamente non dubitavamo, ma magari può essere utile ad altri per rinfrescarsi la memoria!
Ancora non paghi, ci si è in seguito ritrovati ai giardinetti di Giaglione per muoversi insieme verso il cantiere con l’obiettivo di rifornire di cibo i presidianti e dare loro il cambio. Anche oggi la strada era bloccata dai jersey e i sentieri principali presidiati dalle forze dell’ordine impegnate in tale compito di sicurezza nazionale (ma per favore), ma come sempre in montagna il No Tav vince e quindi si sono raggiunti i ragazzi in presidio!
Appuntamento domani lunedì 29 giugno alle 18 per la consueta assemblea ai giardinetti di Giaglione.
Resisteremo sempre più di loro!
Avanti No Tav!