Pochi giorni fa era arrivata la notizia della chiusura del cantiere del tunnel esplorativo per il TAV a causa del Corona virus. Al ricevere la notizia, avevamo modestamente fatto la proposta di lasciarlo arrugginire per sempre per farne un monumento alla stupidità umana. Perché un’epoca in cui la velocità delle merci veniva prima della salute delle persone non torni mai più.
Queste sono le parole pronunciate da un irresponsabile quanto arrogante Mario Virano, direttore di TELT, la società incaricata di costruire il TAV, nel commentare la notizia: “L’opera nonostante tutto va avanti: entro fine mese ci sarà la firma a Bruxelles sull’accordo per i finanziamenti e a fine aprile le offerte per il bando di gara per il tunnel di base lato francese”. Come se far arrivare le olive ascolane in mezz’ora di meno a Lione (cit.) costituisse una attività essenziale.
Ma davvero i signori del TAV sono così FUORI DAL MONDO da non rendersi conto di cosa sia successo in Italia, in Francia e in tutta Europa nelle ultime settimane?
Davvero pensano che possa avere futuro una seconda linea AV tra Torino e Lione lunga 67 km e che per OGNI METRO costa come 110 giorni di terapia intensiva?
Davvero non hanno capito che niente sarà più come prima, A PARTIRE DALLA VAL DI SUSA?