“Il Prefetto di Torino Claudio Palomba a capo dell’osservatorio sul Tav” questo è quello che fa sapere, non si capisce in quale veste ufficiale (portavoce autonominato?) l’ex presidente Paolo Foietta, che da mesi, con un ego inaudito, porta avanti incontri autoconvocati di un organismo che non esiste di fatto.
Il nome del prefetto di Torino è stato scelto, si legge nella lettera del Mit, “in considerazione della professionalità e competenza connessa al ruolo rivestito necessaria per poter sovraintendere, tra l’altro, alle azioni compensative dell’impatto territoriale e sociale dell’opera”.
Con il prefetto a capo dell’osservatorio tutto è più chiaro e finalmente cade anche quel minimo velo democratico dietro al quale si copriva quest’organismo, che dopo essere stato la rampa di lancio per personaggi di dubbio gusto, poi diventato un club per pochi eletti (solo i sindaci favorevoli all’opera) e poi una bocciofila per politici pensionati con ossessioni (come Foietta) diventa una sorta di tavolo per l’ordine e la sicurezza.
A questo punto se possiamo dire la nostra, candidiamo direttamente il questore così si fa prima!