Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch 3, nella notte del 29 giugno 2019 in vista dell’isola di Lampedusa ha confermato la direzione da seguire.
Carola ha sentito l’obbligo morale di disobbedire alle leggi ingiuste.
La sua non è stata solo una direzione ma un esempio e un incoraggiamento per tutte e tutti coloro che lottano per una causa giusta.
Quando una legge è moralmente inaccettabile disobbedire violandola è un dovere, affermò M.K. Gandhi.
Carola ha difeso il diritto dei naufraghi forzando il blocco imposto dal governo italiano perché la sua nave trasportava 43 migranti indesiderati.
Carola ha seguito gli insegnamenti di tutte e tutti coloro che sono ispirati dalla disobbedienza civile.
Come disse Martin Luther King «Credo che esistano due tipi di leggi, quelle giuste e quelle ingiuste. Tutti noi abbiamo il dovere di obbedire alle leggi giuste e l’obbligo morale di disobbedire a quelle ingiuste. Perché non collaborare col male è un obbligo morale tanto quanto collaborare con il bene. Penso che la differenza sia che quando un uomo disobbedisce ad una legge che ritiene ingiusta, dovrebbe farlo pubblicamente, gioiosamente, amorevolmente, in modo civile e non incivile e dovrebbe farlo con l’intenzione di accettare la pena. Qualunque uomo che accetta una pena che ritiene ingiusta e rimane in prigione per risvegliare la coscienza della comunità riguardo l’ingiustizia della legge, sta esprimendo in quel momento il più alto rispetto per la legge.»
Ora Carola è stata arrestata.
Il Movimento No TAV, ispirato dagli stessi principi della disobbedienza civile, da trent’anni difende i diritti ambientali e le risorse pubbliche opponendosi alla realizzazione delle Grandi Opere Inutili e Imposte come la Torino-Lione.
Carola ha fatto la cosa giusta. Il Movimento No TAV ne chiede l’immediata liberazione.
—
Questo pomeriggio Carola è stata liberata dal Gip di Agrigento non convalidandone l’arresto, salutiamo con bacione Matteo Salvini!