Prosegue in Val di Susa il percorso nazionale contro le Grandi Opere e le politiche del governo iniziato il 29 settembre a Venezia.
Un’assemblea partecipata da centinaia di persone provenienti da tutto il paese, protagoniste le molteplici lotte territoriali che da nord a sud difendono la vita di chi quei territori li vive e cercano di porre in primo piano la tutela dell’ambiente e la sicurezza dei territori.
Se nei mesi di campagna elettorale abbiamo sentito gli esponenti del “governo del cambiamento” promettere un’inversione di rotta rispetto le politiche delle grandi opere, ad oggi queste affermazioni restano lettera morta.
Solo un anno fa la nostra valle vedeva i boschi bruciare e 6 mesi fa la montagna franare sulle case di molti valsusini, tutto ciò a causa della mancanza di investimenti pubblici per la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio. Pochi mesi fa crollava il ponte Morandi a Genova e nei giorni scorsi la Sardegna piangeva morti e distruzione a causa del maltempo. Un film visto troppe volte, dove speculazioni, negligenza ed interessi dei privati la fanno da padrona e le priorità del governo sembrano altre, come l’approvazione del decreto Sicurezza che si traduce in una dichiarazione di guerra ai poveri di questo paese.
Non abbiamo mai delegato la nostra lotta a nessuno e come noi numerosissime lotte territoriali vogliono prendere parola e raccontare quella verità che molti vorrebbero nascondere: non c’è alcun cambiamento, non c’è nessun rispetto per i territori e per chi li vive, non c’è alcuna garanzia per il futuro di tutti e tutte.
Continuiamo ad essere convinti della necessità di proseguire un percorso comune, convocando un’assemblea nazionale il 17 novembre in Val di Susa, a Venaus, per rafforzare il fronte di chi ha cuore il futuro dei territori e chiede uno stop immediato di tutte le grandi opere inutili e dannose. Il giorno successivo costruiremo un’iniziativa di lotta sul territorio alla quale invitiamo tutti e tutte a partecipare!
Dalla Conferenza dei Territori riunitasi a Firenze il 6-7 ottobre giunge l’invito ad una mobilitazione diffusa sui tutti i territori l’8 dicembre, data storica per il nostro movimento e dal 2010 celebrato dal 2010 come la Giornata Internazionale contro le Grandi Opere Inutili e Imposte. L’assemblea del 17 novembre sarà l’occasione per coordinarci e rilanciare con forza questa mobilitazione su tutto il territorio nazionale!
Quest’ulteriore tappa di un cammino comune si auspica possa moltiplicare i momenti di confronto sul territorio e portare nei prossimi mesi ad una manifestazione nazionale a Roma contro le Grandi Opere, per la giustizia ambientale e i beni comuni.
Lo ricordiamo, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che non esistono “governi amici” e che la difesa del futuro è nelle nostre mani.
Ci vediamo in Val di Susa il 17 novembre!
Movimento No Tav