Una buona notizia è appena giunta, in apertura del Festival Alta Felicità. Al direttore artistico del festival e gli altri No Tav da mesi impegnati nella sua organizzazione sono sono state revocate le misure cautelari degli arresti domiciliari, a neanche due settimane dal grande clamore creato da Questura e Procura torinesi.
Due parole d’obbligo per l’ennesima operazione ad orologeria, con protagonista sempre lui il Pm Rinaudo, quello con l’elmetto oramai ammaccato, che aveva chiesto ben 25 arresti in carcere a coloro che il 1° maggio 2017 a Torino non hanno accettato il divieto della questura di sfilare in corteo, evidentemente nelle sua idea solo appannaggio di PD e sindacati confederali. Come definire se non l’ennesima fuffa persecutoria un’operazione repressiva partita con la procura che chiede 25 arresti in carcere, il gip che concede solo 9 arresti domiciliari per arrivare, neanche due settimane dopo, alla foglia di fico delle firme?
Intanto siamo contenti di riavere tutti insieme a noi, vi aspettiamo al Festival Alta Felicità!
Avanti No Tav!