Migliaia di persone oggi 16 aprile sono scese in piazza ad Avigliana, comune della val di Susa in difesa dell’ospedale pubblico. Ospedale umberto primo, costruito con il contributo volontario di tanti valsusini, molte generazioni addietro. Oggi l’ospedale fa parte del malsano sistema sanitario nazionale, ora regionale e rimane punto centrale di primo soccorso per la media val di Susa, con oltre 8000 interventi l’anno. L’indizione istituzionale dell’iniziativa fatta dal sindaco pd di Avigliana è stata di gran lunga superata nei numeri e nei contenuti dalla popolazione in lotta. Da subito si sono individuati due nodi fondamentali riportati un po’ lungo tutto il corteo e nelle coreografie. La tav come spreco di denaro pubblico sottratto nel famoso decreto 1000 proroghe a sanità e scuole. Per questo una massiccia partecipazione del movimento no tav che grida si ai punti medici sanitari territoriali e no alla nuova linea tav. Come secondo e non meno importante nodo i colpevoli istituzionali di queste scelte. La lega nord, partito di governo sia in Piemonte che nazionale nella persona del governatore regionale Cota. Sapere individuare e centrare questi obiettivi è però solo il primo passo per proseguire in una lotta, quella della difesa degli ospedali che si annuncia lunga ed estenuante.