Ieri al salone polivalente di Bussoleno si è svolto il primo incontro in preparazione all’hack meeting che si terrà al presidio di Venaus dal 15 al 18 Giugno. In una sala gremita di vecchi e giovani No Tav si è tenuto in un primo momento un dibattito curato dal collettivo Ippolita riguardo gli effetti delle tecnologie digitali, in particolare su come l’uso dei social network influenzi le abitudini e i comportamenti degli utenti, di come questi siano funzionali alle necessità di controllo dei colossi informatici e di messa a valore del tempo e dei dati che forniamo con le nostre attività in rete. è seguito l’incontro con un legale che ha analizzato l’attuale assenza di regolamentazioni in termini di utilizzo di strumenti informatici, ne ha analizzato le problematicità in termini di privacy e tutela dei diritti degli indagati, in particolare riguardo l’impossibilità di verificare che gli elementi raccolti non vengano manipolati o contraffatti attraverso gli stessi (o altri) malware usati per le indagini.
Si è discusso di un primo disegno di legge proposto in parlamento nel 2016 che cerca di colmare il buco giuridico che c’è attualmente in Italia, ponendo delle limitazioni che di certo non andranno a ostacolare l’operato delle forze dell’ordine, ma anzi, fornirà ulteriore legittimità ad un uso di questi strumenti sempre più diffuso e mirato al controllo delle nostre vite private e del territorio.
Infine, per concludere, prima della cena preparata dai fornelli in lotta della Val di Susa, i ragazzi dell’hacklab _TO hanno fatto una dimostrazione pratica dell’utilizzo di un captatore informatico molto simile a quelli utilizzati dalle polizie di tutto il mondo.
Invitiamo tutti a segnarsi le date e a partecipare.
In un mondo ormai dominato dalla tecnologia e da internet non possiamo permetterci di rimanere indifesi.
Stay tuned!