E’ stata fissata mercoledì 1 marzo presso il Tribunale di Torino l’udienza in cui verrà valutata dai giudici la possibilità di applicare a Giorgio, giovane No Tav di Bussoleno, la misura della sorveglianza speciale.
Di questa abbiamo scritto ampiamente alcune settimane fa (Richiesta sorveglianza speciale per giovane No Tav), quando venuti in possesso delle carte della procura, abbiamo appreso come il fatto di essere No Tav, di accompagnarsi ad altri No Tav e di frequentare costantemente le iniziative di lotta rappresenti per i poteri di questa città un qualcosa di inaccettabile e ulteriormente sanzionabile (oltre ai numerosi procedimenti giudiziari che vengono copiosamente dispendiati da diversi anni).
La sorveglianza speciale, che impedirebbe a Giorgio di vivere la propria quotidianità in libertà, è un segnale di allarme che non possiamo sottovalutare.
Sempre di più, infatti, tale dispositivo viene utilizzato nel nostro paese per colpire chi si impegna nelle lotte. Uno strumento antidemocratico, che vieta il diritto a manifestare ed esprimere liberamente la propria opinione.
Non possiamo far passare questo ennesimo sopruso sotto silenzio!
In Piemonte questura e procura ne inventano una più del diavolo, e se qualche giorno fa è toccato a Luca agli arresti domiciliari vedersi mettere il braccialetto di sorveglianza, mercoledì 1 marzo vorrebbero sdoganare quest’ulteriore strumento di controllo.
Nell’esprimere nuovamente solidarietà a Giorgio, annunciamo che mercoledì 1 marzo alle ore 9 saremo in Presidio sotto il tribunale di Torino.
Nessuna misura dev’essere applicata! Libertà per tutti i No Tav!