Movimentata serata e nottata di lotta in Val di Susa, in cui diversi appuntamenti si sono susseguiti uno dopo l’altro, nonostante le temeprature rigide e le condizioni atmosferiche un po’ proibitive.
Dopo il consueto apericena a ridosso della centrale lelettrica di Chiomente, quella che si affaccia su via dell’Avanà, ci si è diretti di fronte alla caserma dei carabinieri di Susa per continuare a denunciare pubblicamente come questi, segnalando Luca che era agli arresti domiciliari per non aver sentito il citofono, lo hanno fatto arrestare per evasione. Luca si trova tutt’ora in carcere.
Dopo le scampanate ai CC ci si è quindi organizzati per raggiungere il campo sportivo di Giaglione.
Nonostante il blocco da parte della polizia dei tre principali accessi all’abitato di Giaglione, dividendosi e prendendo vie secondarie, si è tutti raggiunti il campo sportivo per poi arrivare al campo base, quello lungo il sentieri principale che porta al cantiere e che è oramai diventato base fissa delle passeggiate No Tav.
Identificazioni e perquisizioni non sono state risparmiate neanche agli abitanti del paese, il tutto sotto una fitta nevicata e le strade in pessime condizioni poichè i mezzi antineve non venivano fatti passare.
Dal campo base si è quindi raggiunto il ponte sulla Clarea dove la polizia era schierata. Tra cori, slogan e qualche fuoco d’artificio dalla “parte bassa” del cantiere, con determinazione abbiamo ribadito ancora una volta che noi non molliamo e che da li se ne devono andare!
Rientrati verso le 2,30 di notte, rilanciamo l’appuntamento per oggi sabato 28/01 dalle 17 in avanti al campo base No Tav sul sentiero che da Giaglione arriva al cantiere. Ci sarà la cena condivisa e poi falò.
Avanti No Tav!