Il Ministro Delrio nei giorni scorsi aveva affermato, in merito all’uscita del comune dall’Osservatorio sulla Nuova Linea Torino – Lione, che l’opera di questo organismo inutile e antidemocratico, aveva permesso di cancellare 54 km di viadotto.
Lo aveva detto, da uomo previdente, assimilando il NO all’Osservatorio TAV a quello sul referendum, seguendo le dichiarazioni di Renzi dello stesso tenero nell’onda pre-referendum.
Ora speriamo che entrambi i personaggi siano opera del passato con il voto popolare al referendum che di fatto, ne ha bocciato figure e operato, ma ci teniamo a precisare due cose in merito a questo modo di operare: il Viadotto di 54 Km citato da Delrio non è mai esistito sulla carta, è sempre stato pura fantasia del Ministro (o meglio la solita balla) che ha dimostrato più volte di non conoscere i progetti e di non conosce nemmeno il territorio che si estende tra la città di Torino e quella di Lione.
Ora vista la sonora bocciatura del governo tramite il voto popolare, e l’uscita del comune di Torino dall’Osservatorio, sarebbe ora di mettere fine ad un tavolo inutile e malandrino, visto che, parole del suo presidente Foietta, non è e mai sarà il luogo dove discutere dell’utilità dell’opera, ma della distribuzione delle trappole/compensazioni.
Dall’Osservatorio sono ormai usciti quasi tutti i Comuni della Valle di Susa e se non aveva senso di esistere prima, figuriamoci oggi, dopo l’abbandono, ben motivato, del Comune di Torino guidato dalla Sindaca Appendino.
Caro Delrio, visto che il referendum ha bocciato sonoramente te e il governo Renzi, ti invitiamo a cercare il viadotto di 54 km nel tempo che avrai a disposizione, magari trovi il punto giusto per infilarci la “clausola di supremazia” che volevate infilare nella Costituzione. O magari si faccia un’altro pellegrinaggio alla Madonna di Cutro, li, sicuramente, conoscono meglio i progetti della Torino Lione