torino, 4 nov. (askanews) – Il lavori di scavo del tunnel geognostico nel cantiere Tav di Chiomonte sono stati avviati senza un bando di gara europeo malgrado la normativa comunitaria in materia. E’ quanto ha sostenuto l’avvocato Massimo Bongiovanni del team dei legali no Tav, a margine della proiezione, promossa dal Movimento 5 Stelle, nell’aula Viglione del Consiglio regionale del Piemonte del docufilm “Archiviato”, che critica l’archiviazione di alcuni procedimenti penali a carico di esponenti delle forze dell’ordine coinvolti negli scontri in Valsusa, ma che sollecita una riflessione anche sull’iter dell’opera che secondo i no Tav ha violato normative italiane e comunitarie nell’indifferenza generale.
I no Tav tuttavia non demordono e preannunciano nuove azioni legali su un tema, quello della necessità di una gara internazionale dopo i finanziamenti europei che, pur non del tutto nuovo, può essere affrontato sotto un nuovo aspetto processuale. “Può esserci responsabilità erariale da parte di alcuni funzionari che hanno permesso l’apertura del cantiere in violazione della normativa Ue sugli appalti pubblici – spiega l’avvocato Bongiovanni ad Askanews – . L’opera è stata finanziata dall’Unione europea nel 2008 e da allora nessuna gara europea di appalto è stata bandita. Si profila l’utilizzo di fondi pubblici, anche comunitari, in assenza di gara e quindi la possibilità di un’azione legale per danno erariale davanti alla Corte dei Conti”.