Definire Ferdinando Lazzaro fa comprendere come il “sistema tav” sia un carretta malandata. Era il “povero imprenditore preso di mira dai notav” che andava a piangere in televisione, era
“uno dei principali riferimenti per LTF”, uno che dopo diversi fallimenti, era stato chiamato ad utilizzare i suoi macchinari per lo sgombero della Maddalena e a fare i lavori necessari per la fortificazione della cantiere/fortino. Uno stinco di santo, che quando aveva bisogno chiedeva aiuto ai politici del Partito democratico più favorevoli al Tav, personaggi come il consigliere regionale Antonio Ferrentino,l’attuale commissario del governo alla Torino-Lione Paolo Foietta e il senatore Stefano Esposito.
A dire il vero l’aureola non l’aveva meritata solo per la vicenda tav, ma anche per le inchieste sull’ ndrangheta, dove Lazzaro con la ditta Italcoge aveva ottenuto i primi lavori di fortificazione di quello che diventerà il cantiere tav, e aveva introdotto Giovanni Toro, una delle figure centrali dell’indagine sull’ndrangheta di qualche mese fa.
Una storia mai pulita, l’Italcoge è fallita e come tutte le ditte tav della val susa era intestata a familiari. Ci ricordiamo di quando Lazzaro veniva difeso dai politici della lobby del tav e andava in tv a piangere, e tante altre belle cose.
Il 14 marzo prossimo ci sarà l’udienza preliminare del procedimento per turbativa d’asta che lo aveva visto già finire in carcere. Dopo il fallimento della Italcoge, per continuare a lavorare nel cantiere Tav aveva creato un’altra società – la Italcostruzioni – intestata a una terza persona, ma formalmente amministrata da lui. In questo modo è riuscito a partecipare alla gara per l’affitto di un ramo della fallita Italcoge e a vincerla, così da continuare a operare nel cantiere. Insieme a lui sarà a processo anche l’ex curatore fallimentare dell’azienda, Michele Vigna, condannato il 27 ottobre per “interesse privato in atto d’ufficio” in quanto aveva assegnato a un agente di polizia l’incarico di sorvegliare magazzini e i macchinari della Italcoge
Bella roba, il più pulito ha la rogna come si suol dire
Invitiamo alla lettura un pò di articoli in archivio e l’articolo odierno de Il Fatto Quotidiano:
- Esposito, Lazzaro, Foietta e Ferrentino: tutta una grande famiglia?
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Arrestato Ferdinando Lazzaro, “uno dei principali riferimenti per LTF”
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Lazzaro, povero imprenditore tav, arrestato per turbativa d’asta
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‘Ndrangheta, intercettazioni inchiesta Tav: il ruolo di Lazzaro
- Quando santificavate gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta sulla ‘ndrangheta
- In Val di Susa una ‘ndrangheta ad Alta Velocità da L’Espresso
- A giudizio i poliziotti che controllavano i mezzi della Italcoge, azienda Tav
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- Nel cantiere di Virano alle ditte amiche i pagamenti arrivano sempre puntuali