In risposta alle accuse portate da alcuno mebri della presidenza dell’Anpi Provinciale e pubblicate oggi sulla Busiarda rispetto alle “derive” No Tav di alcune sezioni, pubblichiamo qui di seguito il comunicato delle sezioni Anpi di Bussoleno, Chianocco e Foresto.
Apprendiamo con rabbia e sgomento che su “La Stampa”, quotidiano tristemente noto per le numerose bugie che propina ai suoi lettori, oggi, è stato pubblicato un articolo in cui vengono apertamente attaccate alcune sezioni dell’Anpi valsusine e torinesi da tempo impegnate a portare all’interno dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia le istanze del movimento che da anni in Valsusa si oppone al treno ad alta velocità Torino- Lione.
La presidenza provinciale dell’Anpi sembra essere molto preoccupata per le spaccature che negli ultimi tempi stanno nascendo all’interno dell’associazione perché, la scelta di “un gruppetto di persone che non rispecchiano più i valori per cui abbiamo lottato e che hanno manifestato apertamente la propria vicinanza al Movimento No Tav e ai centri sociali” getta nell’imbarazzo la più parte dei membri del provinciale. Questo imbarazzo “si rivolge verso quelle sezioni come Grugliasco e Bussoleno, ma anche le torinesi Borgo Vittoria, Lingotto e Nizza Millefonti, guidate dai più giovani, che non nascondono il loro appoggio alle frange antagoniste. Oppure condividono l’occupazione dell’ex caserma di via Asti”.
Come sezione Anpi di Bussoleno – Foresto – Chianocco non possiamo esimerci da dare una risposta e un segno forte e chiaro a queste dichiarazioni. Da anni ormai, insieme a tanti iscritti, ci battiamo contro la nascita e il propagarsi di gruppuscoli neofascisti e ci schieriamo con chi, quotidianamente, porta avanti lotte sacrosante e giuste.
Che si parli di devastazione ambientale, diritto alla casa, diritto alla salute, diritto a una vera “buona scuola”, noi, come tanti altri, abbiamo deciso di non girarci dall’altra parte. Questo è quello che, più di settant’anni fa, hanno fatto i nostri nonni e i nostri padri. Loro non hanno voltato le spalle. Sono saliti sulle montagne e hanno deciso di resistere e di opporsi al regime nazifascista in nome di ideali quali libertà, uguaglianza e voglia di un mondo migliore.
E’ proprio questo che deve fare l’Anpi al giorno d’oggi. E’ un dovere, se non un obbligo, per noi stare a fianco di chi ha deciso di ribellarsi a uno Stato che giorno dopo giorno sta conducendo i suoi cittadini sull’orlo del baratro.
Inoltre, essendo valsusini, non possiamo tirarci indietro da sostenere e appoggiare il Movimento No Tav, dunque di partecipare in modo attivo a tutto ciò che gira intorno a questa lotta ormai ventennale.
Non accettiamo, infine, che l’Anpi possa diventare una cosa diversa da quella che deve essere. Guardiamo con preoccupazione la situazione di questa associazione in cui ormai la parola “apartitico” sembra essere stata dimenticata e in cui la volontà di alcuni membri sembra essere più che chiara. L’Anpi deve essere apartitica e dunque estranea a “giochetti” legati a egemonie di partito al suo interno.
Concludiamo dicendo che mai volteremo le spalle. Mai ci gireremo dall’altra parte. Mai dimenticheremo ciò per cui sono morti i nostri partigiani. Mai ci piegheremo a decisioni prese sulle nostre teste da chi non ne ha diritto.
Oggi più che mai sono attuali la parole scritte da Antonio Gramsci nel 1917 :
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. […] Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
Sez Anpi Bussoleno- Foresto – Chianocco