Inizio movimentato per il 5° giorno di campeggio No Tav.
Già di buon’ora, alle 9, i campeggiatori si danno appuntamento al presidio di Venaus per dirigersi ai cancelli della centrale elettrica di Chiomonte.
L’occasione è il consueto appuntamento del mercoledì, quello del pranzo ai cancelli di via dell’Avanà che da mesi vede i No Tav recarsi a presidiare uno degli accessi al cantiere della devastazione creando, laddove possibile, intralcio al passaggio dei mezzi degli operai e della forze dell’ordine.
Stamane a trovare i campeggiatori una polizia poco preparata e il cancello aperto, ghiotta occasione quindi per dimostrare ancora una volta la non accettazione dei divieti imposti attorno alla zona strategica del cantiere.
I No Tav quindi non si sono fatti intimidire dalla presenza della celere schierata in assetto antisommossa davanti ai cancelli e con striscione alla mano hanno tentato di forzare il blocco . Scontata la reazione della polizia che ha spinto con gli scudi e dato qualche manganellata alle prime file.
Un gesto simbolico forte in tempi in cui la politica vorrebbe che questa fosse una valle pacificata, pronta ad accettare la devastazione del territorio, l’inquinamento delle acque e dell’aria e lo spreco immenso di denari pubblici che servirebbero ad altro.
Al momento si sta allestendo davanti ai cancelli il pranzo e si rimarrà ancora qualche ora ad intralciare i lavori e creare disturbo.
Gli appuntamenti, però, non finiscono qui!
Sempre al presidio di Venaus, alle ore 18.00 incontro sulle lotte in difesa del territorio nei quilombo (comunità di discendenti degli schiavi) del Brasile, alle ore 20.00 Cena al presidio di Venaus a cura di…Fornelli in lotta! Alle ore 21.30 incontro-dibattito sulla Grecia, la posta in gioco oltre il referendum!
VI Aspettiamo!