Ad una missiva che ho ricevuto soltanto per conoscenza, anche se in prima persona sono l’oggetto del contendere, oppongo alcune, brevi, sentite considerazioni.
Il senso della comunicazione è chiarissimo: un’ arrogante, maldestra provocazione.
Ltf, annessi e connessi non sono i padroni, ma gli indebiti occupanti ed autori di una devastazione ambientale e sociale che stanno portando avanti a suon di miliardi di denaro pubblico.
Dunque “visitare il sito” non è una gentile concessione di LTF, ma un diritto, anzi un dovere, uno strumento in più per documentarsi e non certo ai fini di “superare l’opposizione al cantiere”, ma per organizzare l’opposizione ad un’opera che è obbligo morale fermare, prima che sia troppo tardi.
A chi ha conosciuto e amato quei luoghi com’erano prima e ne ricorda la stradina tra le vigne, i boschi di betulle, i castagni centenari, percorrerli ora provoca un’invincibile rabbia, non attenuata certo da quattro piantine di viole del pensiero che, dalla soglia di un prefabbricato, guardano smarrite il deserto.
Quanto alla minaccia di “agire in sede civile al fine di ottenere il risarcimento dei danni tutti subiti”, e non solo nei miei confronti (io sola mi sono ammanettata), ma contro tutti gli accompagnatori (evidentemente LTF conosce e applica lo slogan NO TAV “si parte e si torna insieme” ), un’ultima semplice considerazione: è davvero capovolto il mondo in cui i danneggiatori chiedono il risarcimento ai danneggiati.
Tanta arroganza merita una sola risposta: il conflitto generoso, collettivo, contro la logica del profitto e del potere, per la liberazione dell’uomo e della natura.
Nicoletta Dosio
Di seguito le dichiarazioni dell’europarlamentare Eleonora Forenza capodelegazione dell’Altra Europa con Tsipras al Parlamento Europeo/gruppo Guee e di Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino
COMUNICATO STAMPA
TAV – FORENZA (ALTRA EUROPA/GUE): “LTF MINACCIA AZIONI LEGALI: NON CI FAREMO INTIMIDIRE. NOSTRA PROTESTA PACIFICA, LEGITTIMA E SACROSANTA: è LA TAV IN VAL SUSA LA VERA VIOLENZA”
“Ltf, la società che si occupa dei lavori della Torino-Lione, dopo l’azione pacifica alla quale presi parte lo scorso 20 settembre, sta minacciando di agire legalmente contro i compagni che erano con me – dichiara Eleonora Forenza, capodelegazione dell’Altra Europa con Tsipras al Parlamento Europeo/gruppo Gue -. Trovo sia una minaccia inqualificabile, di fronte ad un gesto simbolico totalmente innocuo e pacifico: un sit in per esprimere il “no” alla Tav è legittimo e sacrosanto, a maggior ragione di fronte alla violenza di quest‘opera contro il territorio e la popolazione. Di fronte a queste vergognose provocazioni nessuno si farà intimidire. Continueremo la nostra battaglia in Europa contro questo progetto scellerato, un vero spreco di denaro”.
13 novembre 2014
VALSUSA – LOCATELLI (PRC): LTF MINACCIA DENUNCE A SEGUITO VISITA NOTAV. NON CI FAREMO INTIMIDIRE
Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc di Torino ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La Lyon Turin Ferroviare (LTF), società transnazionale committente dei lavori per la linea di Alta Velocità Torino-Lione, riferendosi alla visita effettuata dall’europarlamentare Eleonora Forenza de “L’Altra Europa con Tsipras” al cantiere de “La Maddalena” di Chiomonte il 20 settembre scorso, ha annunciato una valutazione in corso circa “l’opportunità di agire in sede civile nei confronti dei signori Nicoletta Dosio, Marisa Mayer, Ezio Locatelli e Mario Cavargna al fine di ottenere il risarcimento dei danni tutti subiti”, indipendentemente dagli eventuali sviluppi della vicenda in sede penale. La comunicazione, oltre ai diretti interessati, è stata inviata a Paolo Ferrero, segretario nazionale Prc.
Anche se potrebbe sembrare, non siamo su “scherzi a parte”. Ciò che viene contestato è nientedimeno che l’azione pacifica e simbolica messa in atto, a conclusione della visita, per protestare contro la distruttività e lo spreco dei lavori in corso per l’Alta Velocità. Stando alla lettera della LTF tale comportamento avrebbe “arrecato un grave danno per la Società”. Danni immaginari ma tant’è. La lettera della LTF ha il sapore di una ritorsione, di una manifestazione di intolleranza nei confronti di un dissenso, di una protesta, quand’anche espressi in forme del tutto pacifiche.
Di sicuro non ci faremo intimidire. Capiamo benissimo l’interesse della LTF a proseguire i lavori in santa pace. Per parte nostra continueremo ad esprimere e a manifestare le ragioni della nostra contrarietà alla realizzazione della inutile linea di Alta Velocità Torino-Lione, tanto più in presenza di una situazione, ormai acclarata, di costi incerti e insostenibili. Ragioni, le nostre, ispirate alla difesa di un interesse pubblico. Siamo sicuri che alla fine queste ragioni, non quelle affaristiche, prevarranno grazie anche e soprattutto all’opposizione e alla mobilitazione di grandissima parte della popolazione, di esperti e di opinione pubblica”.
Torino, 13 novembre 2014