L’11 settembre Ferdinando Lazzaro andava in televisione a lamentarsi del clima della Valle di Susa, dove i notav secondo lui, gli impedivano di lavorare tranquillamente, lo diceva lui, l’imprenditore serio e martirizzato dai cattivi notav.
Poco dopo un cassonetto veniva dato alle fiamme all’interno dell’Italcoge e vai politicanti gridavano al paragone tra il movimento notav e la mafia e senza mezzi termini, avevano già trovato i responsabili.
Ora dopo l’ennesima presenza di Ferdinando Lazzaro in un’inchiesta riguardante la criminalità organizzata, abbiamo capito bene chi sono i mafiosi e personaggi come Esposito e Lupi, tra gli altri, si dovrebbero vergognare, visto che hanno sostenuto ed eretto ad eroi personaggi come Ferdinando Lazzaro.
Stesso discorso vale per Ltf, che con l’Italcoge ha lavorato a lungo, dimostrando il coinvolgimento delle ditte della Valle nel cantiere Tav, dallo sgombero della Maddalena ad oggi.
Ci andrebbero delle sane dimissioni.
“Questa escalation di violenza fa male non solo a noi imprenditori ma a tutta la valle di Susa. E soprattutto al movimento No Tav”: questo il commento di Ferdinando Lazzaro, uno dei fratelli titolari dell’Italcoge. Lazzaro in passato era stato vittima di atti intimidatori di frange estreme del movimento. In un’aggressione aveva riportato la frattura di un braccio. “Andare avanti in queste condizioni è sempre più difficile. Di più non riesco a dire”. Huffington Post 12/09/2013
Secondo il senatore del Pd Stefano Esposito, tra i più attivi contro il movimento No tav, è per questo motivo che nella notte è stata colpita la sua azienda. “Lazzaro è intervenuto in trasmissione alle 23, e due ore dopo vi era un incendio nella sua cava – ha dichiarato Esposito -. È la più classica delle ritorsioni, in perfetto stile mafioso”. “Alla luce di questa situazione – ha aggiunto Esposito – credo sia necessario che il ministro Lupi estenda le tutele antimafia anche alle imprese della Valsusa”.Huffington Post 12/09/2013
Virus – RAI 2 – del 11-SET-2013 di daviluciano