“Non abbiamo nessuna intenzione di smantellare il presidio, lo dobbiamo salvare”. Sotto accusa sono le due baracche NoTav che accolgono chiunque arrivi a Susa dall’autostrada, ma Mario Fontana, attivista di lungo corso, fa sapere che si stanno già preparando le carte per il ricorso al Tar. In Valsusa esistono una decina di presidi del movimento dove gli attivisti organizzano assemblee ed eventi. L’ordine di abbattere il presidio era stato dato dal vecchio sindaco e poi avvallato dal tribunale amministrativo, ma con parere contrario del Consiglio di Stato. Ora scende in campo anche Sandro Plano, neo-eletto sindaco di Susa, che proprio nei giorni scorsi ha visitato il presidio sotto ordine di demolizione. Il giorno del suo insediamento Plano, noto per le sue battaglie contro la Torino-Lione, disse: “non sarò il sindaco di tutti”. Il suo partito, il Pd, lo bacchettò severamente per quelle dichiarazioni, ma sindaco risponde: “Sono stato eletto per un programma e lo seguirò”
di Cosimo Caridi – Il fatto quotidiano