da L’Espresso – La Commissione Europea riduce del 40 per cento il finanziamento alla Tav per gli eccessivi ritardi accumulati nel tempo. “C’è il principio: o lo usi o lo perdi”
La linea ad alta velocità Torino-Lione procede a passo di lumaca e la Commissione europea taglia i fondi a Italia e Francia. Lo ha fatto con l’atto 1376 del 5 marzo del 2013, finora sconosciuto ai non addetti ai lavori, in cui si sostiene che, siccome «il progetto registra un notevole ritardo dovuto a difficoltà amministrative e tecniche» e «l’azione non potrà essere portata a termine entro il 31 dicembre 2015», come previsto, il finanziamento europeo è decurtato del 41,2 per cento: da 671,8 milioni di euro a 395,3.
Gli esperti anti-Tav del Presidio Europa, che si sono accorti del taglio tra le pieghe dell’annuale relazione del coordinatore per il progetto Torino-Lione, Laurens Jan Brinkhorst (il quale metteva in luce in particolare i ritardi italiani), hanno chiesto spiegazioni al portavoce della Commissione Trasporti di Bruxelles, Brian Simpson. Questi ha a sua volta scritto al commissario (e vicepresidente della Commissione) Siim Keller, che ha ammesso: «In base al principio “use it or lose it” (“o lo usi o lo perdi”), la Commissione ha deciso di non finanziare i lavori che non potranno essere realizzati entro la fine del 2015».
A. Mas.