Alla fine è arrivato il rinvio a giudizio per erri De Luca, nessuna sorpresa conoscendo l’aria che tira nelle aule di tribunali torinesi.
E’ un processo alle parole, un pezzo della crociata dei pm Antonio Rinaudo e Andrea Padalino, che trova sempre l’appoggio del Gup di turno, questa volta Roberto Ruscello. Il processo si aprirà il prossimo 28 gennaio. «Pensavamo non dovesse essere processato ora cercheremo di dimostrare che non deve essere condannato» è stato il commento di Gian Luca Vitale, uno degli avvocati difensori dello scrittore.
Erri invece come sempre, usa le sue parole, proprio quelle messe sotto inchiesta: