Susa – salone Rosaz, 13 giugno 2014 ore 21.00
Livio Pepino, Sandro Plano, Alessandra Algostino,
Claudio Cancelli, Alberto Perino, Marco Revelli
illustrano
il ricorso presentato dal Controsservatorio Valsusa e da 15 amministratori locali al Tribunale Permanente dei Popoli (già Tribunale Russel) sulla violazione dei diritti fondamentali in Val Susa
«È diritto fondamentale dei cittadini e delle comunità essere consultati al fine di ottenere il consenso libero, previo e informato prima di adottare e applicare misure legislative o amministrative che li danneggino, prima di adottare qualsiasi progetto che comprometta le loro terre o territori o altre risorse».
(Tribunale permanente dei popoli, sentenza 23 luglio 2008)
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Esposto del Controsservatorio Val Susa
al Tribunale Permanente dei Popoli
Il Controsservatorio Valsusa ha presentato un esposto al Tribunale Permanente dei Popoli firmato anche dal presidente e dal vicepresidente della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone e da numerosi sindaci e amministratori.
La nostra iniziativa è stata condivisa da numerose personalità del mondo della cultura e della scienza, di diversi paesi, che hanno voluto manifestarci il loro sostegno.
Ci siamo rivolti al Tribunale Permanente dei Popoli ritenendo che nei venticinque anni trascorsi da quando si è iniziato a parlare del progetto di una nuova linea Torino-Lyon siano stati sistematicamente violati alcuni diritti fondamentali dei cittadini: il diritto alla salute (propria e delle generazioni future), il diritto all’ambiente, il diritto a condizioni di vita dignitose, il diritto a una informazione corretta e trasparente, il diritto di partecipare alle decisioni che riguardano la propria vita.
In questi anni i cittadini, riuniti in comitati e sostenuti dalle amministrazioni locali, hanno ripetutamente denunciato le violazioni documentando ampiamente l’inutilità dell’opera, i danni per l’ambiente e i rischi per la salute, lo sperpero di danaro pubblico. Tecnici, esperti e scienziati di fama internazionale hanno supportato le loro ragioni presentando studi e analisi di innegabile validità scientifica.
Non ci è stato dunque difficile raccogliere e allegare al nostro esposto una prima raccolta di documentazione che ripercorre le diverse fasi dell’opposizione al TAV Torino-Lyon. Così come non è stato difficile indicare un elenco di possibili testi in grado di offrire testimonianze significative sui diversi aspetti su cui abbiamo investito il TPP e suggerire una bibliografia minima sul rapporto fra democrazia, partecipazione e movimento con particolare riferimento alla Val Susa.
Aderisci alla nostra iniziativa, metti la tua firma!