pubblichiamo di seguito uno stralcio dell’articolo sull’Huffington Post dove sandro Plano risponde all apolemica in corso
Dal canto suo, Sandro Plano reagisce con la massima tranquillità. “Espellermi? Non ho mai saputo che nel Partito democratico esistesse il reato di opinione. Per essere espulsi da un partito occorre aver fatto qualcosa di grave”. Poi, dopo avere deposto il sarcasmo, spiega: “Ribadisco per l’ennesima volta che sono contrario a ogni forma di violenza, intimidazione e sabotaggio. Non condivido questi atti in modo categorico”. E dunque lancia un’idea: “Sono disposto a incontrare singolarmente, a gruppi o nella loro totalità questi segretari di sezione che hanno firmato la richiesta di espulsione per sgomberare ogni presunta forma di ambiguità ed illustrare le ragioni del mio dissenso alla Tav”. E comunque non piegherà la testa: “Rivendico la libertà di esprimere le mie opinioni quando e come e dove voglio. Sono la tessera numero uno del Partito democratico di Susa, il Pd è il mio partito e mi sento libero di dare la mia interpretazione sui fatti che accadono”.