da infoaut.org-Venerdì scorso avevamo dato notizia del perdurare dell’azione di accanimento della procura torinese nei confronti di chi, quotidianamente, è impegnato nelle lotte e in particolar modo in quella No Tav.
L’accanimento giudiziario voluto da Caselli (e sottoposti) che aveva determinato la scorsa settimana l’arresto di un militante No Tav, Frank, scrive oggi un nuovo atto con l’arresto di Giorgio, detto il Brescia.
Giorgio fu sottoposto come Frank agli arresti domiciliari il dicembre scorso per aver partecipato al corteo del primo maggio 2012, quando in migliaia ci si recò sotto il comune di Torino per portare solidarietà ai No Tav allora detenuti in carcere per le giornate del 27 giugno e 3 luglio 2011.
Oggi il giovane compagno, che era ancora sottoposto a misure restrittive in un paese della provincia bresciana e con un foglio di via da Torino della durata di 3 anni, è stato prelevato della digos locale e portato al carcere di Brescia. L’accusa è quella di aver violato le misure cautelari a cui era sottoposto.
Facendo un passo indietro al dicembre scorso, ci ricordiamo come il castello giudiziario costruito con molto entusiasmo dal pm Rinaudo, mastino della procura ai danni dei No TAV e isterico accusatore nell’aula bunker delle Vallette dei 52 attivisti del movimento sottoposti a processo, si era rapidamente ridimensionato.
In questa storia, che ha il sapore della ritorsione, troviamo un altro attore protagonista nel giudice Salerno il quale, sempre pronto ad assecondare ogni richiesta della Procura, nel giro di neanche una settimana ha firmato il secondo aggravamento delle misure cautelari richiesto dai tirapiedi di Caselli, autorizzando quindi l’arresto del Brescia.
La notizia di questo ennesimo arresto è giunta immediatamente in Val di Susa, dove il Brescia ha vissuto un lungo periodo partecipando con convinzione alla lotta contro la costruzione dell’Alta Velocità.
Consapevoli della posta in gioco, ma determinati a continuare la lotta anche per chi adesso non può essere con noi, auguriamo a Giorgio di tornare presto libero, a Torino e nella valle che tanto ama.
La lotta non si arresta!
Brescia e Frank liberi subito!