Quattro Sindaci (Rivalta, Avigliana, S. Ambrogio e Villar Focchiardo, e sette capigruppo consiliari di minoranza (Condove, S. Antonino, Bussoleno, Susa, Mattie, Meana, Almese) presenteranno nei prossimi giorni un esposto alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti (per le rispettive competenze) in merito agli inspiegabili costi sostenuti da LTF (nel periodo maggio 2011 – aprile 2012 ) per la realizzazione delle recinzioni del cantiere del tunnel geognostico della Maddalena a Chiomonte.
L’esposto era il passo successivo previsto nelle delibere approvate dai Consigli Comunali nei mesi scorsi, delibere in cui si chiedeva all’Arch. Virano ed a LTF di chiare in modo inequivocabile sia le procedure non conformi alla legge utilizzate per affidare i contratti all’ATI composta da Martina Service Italcostruzioni sia i costi tecnicamente impossibili che LTF ha sostenuto, in caso contrario i Sindaci si sarebbero rivolti alla Magistratura ed alla Corte dei Conti.
Il fatto che erano presenti quattro sindaci sugli undici consigli comunali che hanno deliberato fornisce una prima indicazione non solo sulla questione TAV ma soprattutto su come viene interpretato il ruolo di Sindaco. Le delibere sono state approvate praticamente in tutti i Consigli all’unanimità perché i costi oggetto di analisi erano talmente spropositati che nessuno Consigliere o Sindaco poteva essere contrario alla richiesta di fare chiarezza, altrimenti Sindaci come quelli di Susa e S. Antonino (noti ultras del TAV) non avrebbero votato a favore.
In seguito alle risposte di LTF, che come sempre quando gli si chiede chiarezza va nel panico e per giustificare i costi e le procedure fornisce spiegazioni talmente incredibili che a volte offendono la comune intelligenza, c’è chi si è accontentato delle risibili giustificazioni e chi invece ha deciso di andare a fondo.
L’obbligo degli Amministratori ad intervenire presso la Magistratura oltre che essere istituzionale è soprattutto morale ed è determinato dal fatto che mentre i loro Comuni vedono i trasferimenti dallo Stato ridotti all’osso, mentre la Corte dei Conti analizza ogni minima spesa da loro sostenuta, allo stesso tempo vedono che LTF paga oltre 160.000 euro per la pulizia di 18 container in 11 mesi utilizzando tutti i giorni due operai per 8 ore al giorno e per di più ognuno con il proprio furgone, oppure che i costi sono aumentati del 20% anche perché il cantiere è situato in “zona disagiata per vincolo ingresso autostradale” (ma ch cosa vuol dire ??????) oppure ancora che “Le lavorazioni all’interno del cantiere e nel contesto particolare prevedevano un ciclo lavorativo 24 ore su 24 e sette giorni su sette” mentre tutti hanno potuto constatare che nel periodo in esame il cantiere era semideserto e poi se per costruire le recinzioni gli operai dell’ATI hanno lavorato 24 ore al giorno, sette giorni su sette per undici mesi allora, forse, c’è qualcosa che non funziona e prima di pagare LTF avrebbe dovuto andare un po’ più a fondo!!!
Evidentemente i sindaci che non hanno aderito alla sottoscrizione dell’esposto, una volta passata la patata bollente delle delibere a Virano ed a LTF hanno tirato un sospiro di sollievo e, come purtroppo succede ormai da troppo tempo, se ne sono tirati fuori.
Non poteva mancare la nota di colore fornita dal solito Antonio “prezzemolino” Ferrentino che, come al solito, interviene senza averne titolo in quanto S.Antonino per quanto riguarda l’esposto è ben rappresentata dalla Capogruppo di minoranza degli Indipendenti.
L’Antonio Valsusino ha dichiarato alla stampa che lui è soddisfatto delle risposte di LTF, e queste sue affermazioni rappresentano al meglio quel tipo di amministratore che con il suo asservimento alle lobbies affaristiche, la sua incompetenza, il suo distacco dal territorio, è una delle cause del baratro in cui è precipitato il nostro Paese .