A dimostrazione che il progetto esecutivo non esiste su un opera della portata della Torino Lione per la quale governo e lobby fanno carte false (permetteteci di dirlo…), ecco l’articolo del Sole 24 ore che pone delle domande in merito all’ennesimo rifiuto di Ltf di far visionare il progetto a sindaci, legali e parlamentari.
Marione Virano dice persino” in tutte le grandi opere di questo tipo, viene sviluppato in lotti. Indicativamente, anche per lo scavo, sarà redatto un esecutivo all’avanzamento di ogni 100 metri”
Quindi progetto esecutivo ogni 100 metri?
da IlSole24Ore Venerdì 29 Marzo 2013 – pag 37 (articolo in pdf)
La Tav inciampa a Chiomonte
Dal fango e le ruspe del cantiere di Chiomonte alle asettiche aule del Tar Lazio e del Tribunale di Torino. Per poi ritornare, ancora e di nuovo, in Valle di Susa. La battaglia contro la Torino-Lione sicombattenonsoloacolpidi manifestazioni, cortei e incursioni degli attivisti.
Ma la lotta è fatta anche di car- te bollate, richieste e dinieghi, ricorsi e contro-ricorsi, su aspetti macro e micro dell’iter che ac- compagna il complesso progetto dell’alta velocità. L’ultima scintilla, lontano dalle recinzioni dei lavori aperti in Valsusa, è scoccata intorno alla questione del progetto esecutivo di Chiomonte, che il movimento No Tav chiede da tempo di poter vi- sionare, ma che ancora una volta questa settimana Ltf ha negato agli interlocutori, opponendo una serie di motivazioni. Non ul- timo il fatto che il progetto, come ha chiarito il commissario di Governo per la Torino-Lione, Mario Virano, «viene completato e terminato man mano che procedono le lavorazioni».
L’intera questione è una conse- guenzadirettadellavisitadisaba- to scorso, 23 marzo, da parte di una delegazione di 61 parlamen- tari grillini e di Sel accompagnati da 38 tecnici e leader del movi- mento No Tav al cantiere della Maddalena. Qui, sotto il museo archeologico (ormai divenuto il centro operativo delle forze dell’ordine che presidiano, giorno e notte, il sito), è stato avviato lo scavo per la realizzazione del- la galleria esplorativa di 7 km, del valore di 143 milioni, propedeuti- ca al futuro tunnel di base e di cui, ad oggi, sono stati realizzati circa una cinquantina di metri (i No Tav contestano anche questa mi- sura) con tecnica tradizionale.
«L’ispezione al cantiere – spie- gano i tecnici del Movimento, che tengono a sottolineare come non si sia trattato di una sempli- ce visita – ci ha consentito di verificare che una serie di prescrizioni ambientali, inserite dal Comi- tatointerministerialecomepre- supposto per l’autorizzazione dei lavori nella delibera approva- ta nel novembre 2010, non sono state rispettate». Per avere tutte le controprove, però, attivisti e avvocati chiedono di vedere le carte del progetto esecutivo.
«In settimana, come era previsto, ci siamo presentati a un appuntamento con Ltf, che ha negato l’accesso alla documentazio- ne, perché la Comunità montana
è controparte in un ricorso al Tar del Lazio – spiega, con evidente amarezza, l’avvocato Massimo Bongiovanni -. Tuttavia si tratta di una pubblica amministrazio- ne che chiede documenti ad un’altra, è inammissibile che non vengano consegnati. Senza con- tare che nell’esame dell’istanza istruttoria con cui il Tar del Lazio sta procedendo all’esame dell’im- pugnativa presentata contro la delibera del Cipe, i giudici roma- nihannochiestolaconsegnadel- lo stesso esecutivo». Pronta, pe- rò, la replica di Ltf che precisa: «E’ stato seguito tutto l’iter previsto per il progetto esecutivo così come disciplinato dal codice dei contratti pubblici» e invita i No Tav a effettuare una formale ri- chiesta di accesso agli atti, per poterli consultare.
Il chiarimento arriva però da Virano. «Lo sviluppo del progetto esecutivo – spiega il commissario – spetta all’impresa titolare dell’appalto integrato (cioè la Ve- naus, società creata dalla cordata guidata da Cmc) e, come sempre accade in tutte le grandi opere di questo tipo, viene sviluppato in lotti. Indicativamente, anche per lo scavo, sarà redatto un esecutivo all’avanzamento di ogni 100 metri». Spiega ancora il commissario: «Le prescrizioni ambientali sono attentamente osservate. Al punto che il progetto è costantemente sottoposto al vaglio del ministero dell’Ambiente, a cui sono inviate le carte e che può fare rilevazioni oppure lasciare che si proceda con il silenzio-assenso». Ma, ribatto- no ancora i legali No Tav, il pro- getto deve essere unitario. Pri- ma di altri atti legali, la prossima mossa sarà dunque un’interrogazione parlamentare annunciata dal Movimento 5 Stelle.