Intervista a Giorgio (militante No Tav).
L’intervista pende spunto da recenti processi contro militanti No Tav, messi in atto dalla magistratura torinese contro esponenti ben visibili del movimento, non estranei alla militanza politica anche al di fuori del movimento No Tav. Il primo è quello costruito a partire dalla costituzione di parte civile delle Ferrovie Statali (
processo contro Lele Rizzo ); l’altro è quello a imbastito sulle testimonianze di alcuni agenti di Ps presenti alle prime forme di blocco No Tav contro
Luca e Giorgio (accusati di resistenza e danneggiamento ).
L’intervista a Giorgio vuole esprimere un punto di vista critico in seno al movimento (no tav e non solo) contro l’abuso inutile (e molto caro a giornalisti anti-movimenti) di momenti e iniziative centrate ossessivamente sulla battaglia contro la repressione; non perché questa non esista ma perché resta (almeno per ora) un campo riduttivo e auto-referenziale, poco fertile per la crescita dei movimenti. Nelle parole di Giorgio “un terreno logoro, da replicanti”.
Ben altra la forza che ha saputo mettere in campo, e che siamo certi saprà fare in futuro, il movimento No Tav…