Ad oltre sei mesi dalla mia caduta dal traliccio e dallo sgombero della baita , è giunto il momento di annunciare il mio ritorno in Clarea.
Voglio tornare per rendermi conto di persona, di quanto sia stato modificato e distrutto il paesaggio di quella zona.
Voglio tornare per guardare di nuovo in faccia l’imponente apparato della militarizzazione, responsabile, tra le altre cose, anche della mia caduta.
Vorrei che questo fosse un giorno speciale, per me e per tutti, per lasciarsi alle spalle i traumi inevitabili di quel 27 febbraio.
Vorrei che fosse un segnale di riscossa popolare nei confronti di chi guarda unicamente ai suoi interessi economici, un momento che dia il senso della determinazione dei valsusini a continuare la lotta per difendere il territorio dalle brame distruttrici.
Mi piacerebbe che quel giorno ci fosse tanta gente ad accompagnarmi nel ritorno sotto il traliccio ormai famoso.
Invito gli amici, gli attivisti No Tav e tutti i valsusini a partecipare a questa giornata per rivendicare con orgoglio la voglia di esserci, e di non lasciarsi spaventare dalle intimidazioni.
L’appuntamento è fissato per il SABATO 29 SETTEMBRE alle ore 14.30 presso il campo sportivo di Giaglione. Da lì si partirà insieme per una passeggiata verso il cantiere TAV in Clarea, dove ancora una volta mostreremo la tenacia a chi vorrebbe invece vedere la rassegnazione.
Sarà una sorta di “ritorno al futuro” perché in quel luogo si gioca una parte importante del futuro della valle di Susa e non solo, perché in quel luogo ho rischiato di non avere più un futuro.
Il mio pensiero e saluto va fin da ora a tutti quelli che non potranno esserci quel giorno perché colpiti da provvedimenti giudiziari e fogli di via per aver condiviso al nostro fianco i momenti più caldi della lotta.
Vi aspetto numerosi.
Luca Abbà
14- settembre 2012