Erano in 5.000 ieri sera (qualcuno diceva “anche di più”) nonostante le cifre di Questura (e Luna Nuova !?!) che hanno il coraggio di circoscrivere la riuscita dell’appuntamento a sole 1.500 persone. Ma chi c’era sa che erano ben altri i numeri!
5.000 a ribadire la ferma opposizione del movimento a qualunque nuovo progetto infrastrutturale di trasporto in una valle già violentemente impattata da 2 statali, un’autostrada e una linea ferroviaria.
C’erano tutti, anche tanti e tante che non si vedevano da un po’; fortissima la partecipazione degli abitanti di Sant’Antonino, comune amministrato dal presidente della Comunità Montana Ferrentino che annunciava ieri a mezzo stampa l’indizione di un referendum in valle… con il consenso di chi, verrebbe da chiedersi …?
Anche per questo erano intanti del suo stesso comune a manifestare contro svendite e accordini di un percorso lungo e dignitoso qual è quello del No Tav.
La fiaccolta, invero molto gioiosa e cantata, ha circumnavigato l’abitato di Sant’Antonino tornando dopo quesi 3 ore di camminata alla piazza di partenza. In apertura la banda di movimento non ha smesso un attimo d’intonare i pezzi forti del suo repertorio, dal minimale No Tav al’inno Sarà Düra al al superclassico e sempreverde Bella Ciao.
Ancora una volta è il caso di dire: … A Sarà Düra… per loro!
Ferrentino & c. oggi ricevuti a corte
I ministri riuniti nel tavolo politico di Palazzo Chigi incontreranno oggi a Roma gli amministratori locali della val Susa: all´ordine del giorno – riportano i giornali – “ le successive tappe del lavoro di concertazione tra governo centrale e amministrazioni periferiche”.
Più chiaro di così…