Dopo quasi due mesi di reclusione nel carcere di Alessandria ed altrettanti di domiciliari Matteo, detto Mambo, è finalmente libero di girare per la sua città.
Oggi gli è stato comunicato l’esito positivo dell’istanza di scarcerazione fatta dagli avvocati del Legal Team No Tav nei giorni scorsi e ciò appare un’ulteriore conferma di come il castello accusatorio contro il movimento, montato ad arte dal procuratore capo Caselli, stia col passare delle ultime settimane perdendo pezzi.
Che l’aria stesse cambiando lo si era capito dalla sentenza di Cassazione del mese scorso per Luca e Giorgio che, di fatto, aveva rinnegato l’operato del tribunale del riesame evidenziando come le eccezionali misure cautelari messe in campo per i NO Tav non solo non fossero prolungabili, ma neanche giustificabili.
Una procura, quella di Torino, a servizio dei poteri forti di questo stato e complice della lobby del tondino e del cemento che vorrebbe il movimento No Tav diviso e spaventato ma che, con la sua operazione del 26 gennaio scorso ha prodotto l’effetto contrario, scatenando un’ondata di solidarietà e partecipazione diretta a tutte le iniziative messe in piedi per la campagna di liberazione dei prigionieri No Tav.
Con Mambo ai domiciliari un altro No Tav torna a lottare nelle strade, ora continuiamo a chiedere la liberazione di tutti gli altri!