Continuiamo solo a segnalare la demenza e la pochezza delle cosidette “testate giornalistiche” di Libero e il Giornale, non servono commenti ma solo un rigurgito di schifo.
(da Giornalettismo) Il giornale – Per il quotidiano della famiglia Berlusconi Luca Abbà fa “cose cretine”, che “se l’è cercata e l’ha trovata”. “Altro che eroe. Solo un Cretinetti”, si titola facendo riferimento ad un personaggio cinematografico di inizio secolo. Il sommario spiega il tono accusatorio del Giornale: “Un leader No Tav in fin di vita: ha fatto il bullo ed è caduto da un traliccio. Ma il movimento accusa la polizia E nel resto d’Italia si scatena la rivolta. Bloccate stazioni e autostrade”. Scrive il direttore Alessandro Sallusti: “I No Tav hanno un nuovo eroe, Lucca Abbà. Adesso si trova in coma, dopo essere caduto da un traliccio dell’alta tensione in val Susa. Si era arrampicato per protesta ed è rimasto folgorato. Morale: fratture e ustioni intono il corpo più un coro di solidarietà dei novelli rivoluzionari al quale onestanente non ci sentiamo di aderire. Uno che sale su un traliccio non è un eroe, è uno che mette in pratica cose cretine ed illegali. Se l’è cercata e l’ha trovata, nel caso c’è pure l’aggravante dell’età, 37 anni, che rende il tutto oltre che tragico pure patetico. Abbà è vittima di se stesso ma non l’unico responsabile della sua autodistruzione. C’è il lungo elenco di cattivi maestri che soffia sul fuoco della protesta, intellettuali, ex comici, politici con e senza orecchino che giocano con le parole e, senza nulla rischiare, ora pure con la vita degli altri. E poi ci sono i suoi compagni scellerati, che non gli hanno impedito di saliree che ora da vigliacchi accusano la polizia di avercelo issato. Già, perché come noto, i poliziotti di solito obbligano i manifestanti a scalare i tralicci e a mettere poi le mani sui fili dell’alta tensione”.
Libero non ignora certamente la vicenda di Luca Abbà. “I No Tav si fanno il martire e sfasciano tutto”, è il titolo a centro pagina. La foto, però, non è nè quella della vittima dell’incidente nè della Val di Susa.