Da Infoaut.org – Più passano le ore, più si fanno chiare le dinamiche che hanno portato ieri sera ai famosi “momenti di tensione” tanto agognati da Repubblica, Stampa e altri indegni “professionisti dell’informazione” che, non contenti di sminuire e ridurre la portata (numerica e politica) di una manifestazione storica del movimento notav, pensano bene di schiacciare il successo di ieri sull’epilogo triste consumatosi alla stazione di Porta Nuova. Un epilogo la cui responsabilità è tutta delle forze dell’ordine e del dirigente in carica alla Polfer, Spartaco Mortola, già premiato per i meriti conquistati sul campo nella macelleria alla Diaz del luglio 2001.
Per formazione e “metodo” siamo costituzionalmente allergici alle ricostruzioni dietrologiche ecomplottarde. Certo, è però strano non pensare a un obiettivo cercato cinicamente, ascoltando le testimonianze di chi c’era, quardando le immagini e i video che iniziano a circolare in rete.
In sintesi: 2 cariche a freddo mentre si stava trattando il prezzo del biglietto collettivo, un po’ di feriti, teste spaccate e addirittura un lacrimogeno sparato dentro un vagone.
Mnganelli, chi è che cerca il morto?
Testimonianze:
”…gli hanno aperto un varco, li hanno lasciati passare poi da dietro li hanno caricati…
Questo non è il mio Paese.”
“Mentre era appena iniziata la trattativa per stabilire il costo del biglietto collettivo,la Polizia ha caricato violentemente i No Tav fermi al binario 20 in attesa del loro treno. Non contenti, a trattativa finita e a prezzo concordato, hanno effettuato un’altra carica a freddo, prendendo alle spalle i NoTav che erano stati appena fatti passare a seguito della trattativa. Sono stati lanciati lacrimogeni addirittura dentro i vagoni dei treni: una vera e propria azione punitiva!”