Questa mattina, fuori dall’edificio del Tribunale di Torino, vi è stato un numeroso presidio da parte di lavoratori ed associazioni delle vittime dell’Amianto. I visi delle vittime dell’amianto hanno ancora una volta attirato l’attenzione dei cittadini con la loro muta richiesta di giustizia.
Ad essi hanno portato solidarietà anche molti attivisti NOTAV, presenti davanti al Tribunale in occasione del riesame dei provvedimenti di carcerazione per alcuni dei 26 arrestati fra gli attivisti NOTAV a fine gennaio.
La presenza di amianto ed altri materiali pericolosi nelle rispettive zone accomuna i due Movimenti in lotta, e l’atmosfera del Presidio è stata di assoluta condivisione e sostegno reciproco.
Molti sono ovviamente gli esponenti di forze politiche che hanno espresso soddisfazione appresa la sentenza. Riportiamo una voce parzialmente e ironicamente dissonante, quella di Alberto Perino, uno fra i leader valsusini del Movimento NOTAV: “Sono soddisfatto, ed un pensiero solidale va alle vittime, ai malati e ai loro familiari. Purtroppo però ho la sensazione che i due condannati non passeranno neppure un giorno dietro le sbarre: mica sono dei NOTAV”.