Qui di seguito pubblichiamo alcuni estratti della conferenza stampa che il movimento No Tav ha tenuto ieri presso la sede della Comunità Montana a Bussoleno.
La prima risposta del movimento alle 12 perquisizioni ordinate dalla procura di Caselli (che ha aperto un fascicolo per il reato di terrorismo ed eversione) è stata compatta ed ha rispedito al mittente questo tentativo di piegare la lotta popolare.
Emerge chiaramente come la richiesta di dialogo da parte degli amministratori della Valsusa sia stata ignorata da parte del governo che continua a tifare Tav e permette alla magistratura torinese di portare avanti delle accuse folli.
Il movimento, invece, nella sua parte popolare ribadisce ancora una volta che non si fa certamente intimidire da queste accuse e rilancia come sempre le mobilitazioni e la lotta.
Sandro Plano: “Contrari alla violenza, ma completa sintonia con quello che il movimento sta portando avanti in termini di contenuto”, Sandro Plano, presidente della Comunità Montana, alla conferenza stampa odierna. Dopo la richiesta dei sindaci di un incontro con Grasso e la Boldrini “questa è stata la risposta dello Stato, un aumento della forza”
Luigi Casel: “sequestrate centinaia di magliette, dai verbali che ho potuto vedere e che sono numerosi il sequestro verteva su computer, telefoni, macchine fotografiche, CD e tutte le maglie nere…. vietato avere una maglietta nera”
Alberto Perino: “Sia in questa perquisizione, sia in quelle ordinate per stalking, sono stati sequestrati dei computer a dei collaboratori degli avvocati regolarmente nominati, in cui c’erano tutti i documenti della difesa del processo dei 56 NO TAV. Un dato estremamente grave che va ad inficiare pesantemente le possibilità della difesa, una cosa inaccettabile in qualunque paese civile e democratico”
Ivan Della Valle, M5S: “In Valsusa non esistono i terroristi, valuteremo se ci sono le condizioni per mandare un’ispezione alla Procura torinese”
Locatelli, PRC.
Nicoletta Dosio, militante No Tav
Un ringraziamento particolare al lavoro di TG MADDALENA.