La procura di CASELLI indaga le associazioni ambientaliste perché hanno pubblicato le prescrizioni del CIPE e denunciato i rischi già evidenziati dalla delibera autorizzativa dell’opera.
L’accanimento giudiziario contro i NO TAV da parte della procura di CASELLI continua: non si può ravvisare il reato di STALKING in questi comportamenti?
In data 22 maggio 2013 le Associazioni Pro Natura e Lega Ambiente hanno inviato ai destinatari in indirizzo un dettagliato Dossier, avente pari oggetto, per segnalare i potenziali gravi rischi per la incolumità dei lavoratori, addetti al cantiere ed alla sua vigilanza, in considerazione del fatto che non erano state realizzate da parte di LTF le reti paramassi, nonostante il progetto ne prevedesse l’installazione prima dell’inizio delle operazioni di scavo dell’imbocco del Cunicolo esplorativo.
Il vincolo di realizzare tali reti prima dell’inizio delle fasi di scavo, emerge infatti in modo inequivocabile dalla c.d. “FASISTICA”, riportata nel progetto elaborato da LTF stessa (elaborato n° 0139 – Relazione di Cantierizzazione, nonché dall’elaborato n° 0127 – Studio di impatto ambientale – sintesi non tecnica, nonché infine dal parere del Ministero dell’Ambiente – BIA n° 566 del 29/10/2010).
Infine anche il Piano di Sicurezza e Coordinamento del Cantiere, nell’elaborato 0003D evidenzia il rischio del reiterarsi di episodi di crollo. Nel Dossier veniva altresi` contestato il fatto che LEGGI TUTTO